Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

Portimao: la F1 sale sulle... montagne russe

IL GP del Portogallo torna nel calendario della F1 dopo 24 anni: da Estoril si trasferisce in Algarve sul tracciato di Portimao che propone una pista con un paio di dossi e interessanti saliscendi che metteranno a dura prova la gomma anteriore sinistra. Le simulazioni indicano che il tempo della pole position dovrebbe essere intorno all'1"16 alto e la velocità massima prossima ai 325 km/h.

Dettaglio della pista al GP del Portogallo

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Portimao è una pista nuova per la F1: le squadre non hanno dati del tracciato in Algarve che ha avuto un contatto con le monoposto di GP solo per un test nel 2009 con regole completamente diverse, per cui sarà interessante scoprire quale squadra saprà interpretare meglio le informazioni che è riuscita a elaborare nel suo sistema di simulazione.

Podio: Secondo posto Damon Hill,  Williams, il vincitore Jacques Villeneuve, e terzo posto Michael Schumacher,  Ferrari

Podio: Secondo posto Damon Hill, Williams, il vincitore Jacques Villeneuve, e terzo posto Michael Schumacher, Ferrari

Photo by: Sutton Images

Il tracciato che riporta il GP del Portogallo in calendario dal 1996, vale a dire 24 anni dopo l’ultima gara disputata a Estoril con la vittoria di Jacques Villeneuve con la Williams Renault, è costituito da saliscendi con un paio di dossi molto caratteristici dopo la Curva 3 e alla Curva 8 che è cieca: due punti che metteranno a dura prova gli assetti delle monoposto, anche se il carico aerodinamico mostruoso di queste F1 non le farà decollare sui salti, ma resteranno radenti l’asfalto.

Ecco uno dei dossi di Portimao: nell'immagine Alexander Albon, in F3 con la Signature Dallara F312 Volkswagen nel 2015

Ecco uno dei dossi di Portimao: nell'immagine Alexander Albon, in F3 con la Signature Dallara F312 Volkswagen nel 2015

Photo by: FIA F3 / Suer

Le simulazioni indicano un tempo della pole position che dovrebbe scendere fino a 1’16” alto se le condizioni meteo saranno favorevoli (si parla di temperature dell’aria intorno ai 20 gradi, certamente più miti rispetto al Nurburgring e senza il rischio di rivedere il graining sulle gomme) su una pista che misura 4.653 metri da percorrere per 66 tornate con una distanza di 308,826 km.

Autodromo Internacional do Algarve, logo

Autodromo Internacional do Algarve, logo

Photo by: GP2 Series Media Service

La configurazione molto varia di Portimao con 15 curve, di cui 9 a destra e 6 a sinistra, ne fanno una pista che può essere assimilata al Mugello o a Barcellona con curvoni veloci e tratti molto guidati che richiedono un setup di compromesso. È evidente che la gomma più sollecitata sarà l’anteriore sinistra, che sarà sottoposta a uno sforzo particolare nella percorrenza dell’ultima curva con carichi laterali molto forti.

La Curva 15 immette sul rettilineo principale e attiva l’unica zona DRS, per cui sarà fondamentale avere una buona percorrenza in questa piega che in uscita si potrebbe percorrere a 270 km/h, mentre in fondo al rettilineo che è lungo 969 metri si toccherebbero quasi i 325 km/h se le squadre punteranno sull’alto carico aerodinamico.

La Primeira è una curva veloce da sesta marcia che si affronta a 225 km/h in discesa ed è un punto delicato in staccata, anche se le zone di sorpasso non sono molte: al tornante della Curva 3 e alla staccata della Curva 5 un tornante che richiede una decelerazione di 5,1g in franata in un tempo stimato in 2”72. Le F1 passano da 318 km/h a 84 km/h nello spazio di 122 metri.

Secondo i tecnici Brembo la pista portoghese è di media severità per l’impianto frenante anche se i piloti saranno chiamati spesso a modificare la ripartizione fra anteriore e posteriore per adeguarla alle pieghe con caratteristiche molto diverse.

La Pirelli ha puntato sulle tre mescole più dure della sua gamma (C1, C2 e C3) e ha cambiato l’allocazione mettendo a disposizione di tutti i tre 3 treni di Hard, 3 di Medie e 7 di Soft in luogo dei soliti 8. Nella prima mezz’ora della FP2 ogni pilota avrà anche l’uso di un treno di Pirelli prototipo per permettere alla Casa milanese di sviluppare pneumatici con una costruzione diversa per il 2021.

Restano alte le pressioni minime di gonfiaggio di 23 PSI all’anteriore e di 19,5 al retrotreno, valori che potranno essere rivedibili dopo che saranno state raccolte tutte le informazioni nelle prove libere. L’asfalto dovrebbe essere più abrasivo perché è stato riasfaltato recentemente per togliere le sconnessioni che si formano per il fondo che è molto irregolare.

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Haas: Grosjean e Magnussen lasciano il team a fine anno
Prossimo Articolo Racing Point: warning dalla FIA per il caso COVID di Stroll

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia