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Pirelli, Isola: "Le strategie dei team per Qualifiche e gara sono già delineate"

Le Soft, mescole usate dai team in maniera predominante nei primi due turni di libere del GP di Monaco, hanno dato le risposte attese. L'unica incognita potrà essere il meteo.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10, ai box durante le prove

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Ieri sono andati in scena i primi due turni di prove libere del Gran Premio di Monaco 2019 di Formula 1, con le Mercedes che hanno subito mostrato un potenziale davvero considerevole. Dal punto di vista delle gomme, ecco cosa ha potuto capire Pirelli dai primi 2 turni di prove.

  • Continuano ad abbassarsi i tempi sul giro, come abbiamo visto in questa prima parte di stagione. Il miglior tempo di giornata ottenuto da Lewis Hamilton in FP2 è oltre sette decimi più veloce rispetto allo scorso anno.
  • Oggi le temperature erano piuttosto fresche, con 24° ambiente e 33° asfalto raggiunti nel pomeriggio. Le previsioni per il weekend sono variabili, con possibilità di pioggia per sabato.
  • Come sempre la pista si presentava "sporca" e scivolosa: questo fattore, insieme alle temperature, ha portato a qualche episodio di graining in FP1, poi ridotti al minimo in FP2.
  • Sono state usate tutte e tre le mescole disponibili, con una particolare attenzione sulla soft, i cui set sono stati scelti in maggioranza dai piloti.
  • Monaco è il circuito che impone i carichi minori sui pneumatici, di conseguenza i livelli di usura e degrado sono bassi.
  • Stranamente non ci sono state bandiere rosse o interruzioni, con soli pochi contatti con le barriere nelle tre ore di prove libere.
  • Finora il divario tra medium e soft è di 8 decimi al giro, mentre tra hard e medium il gap è di 9 decimi – nonostante la hard non sia stata provata a lungo.

Mario Isola, responsabile car racing di Pirelli: "È stata una prima giornata di prove piuttosto tipica a Monaco, nonostante le temperature fresche, e senza lunghe interruzioni. I piloti hanno provato quasi esclusivamente i pneumatici C5 soft, equivalenti agli hypersoft 2018, ma più consistenti".

"Di conseguenza, si riesce a spingere più a lungo e, infatti, il miglior tempo di giornata non è molto lontano dalla pole position dello scorso anno. Ci sono alcune incognite sul meteo, ma i team hanno raccolto molti dati utili quindi ci aspettiamo che la strategia in vista di qualifiche e gara sia piuttosto delineata".

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