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Pirelli, Isola: "In Ungheria essenziale la gestione temperature"

Per la prima volta il GP di Ungheria sarà il terzo appuntamento del Mondiale di F1. Attesi mutamenti per l'arrivo di pacchetti di novità per tante scuderie.

Mario Isola, Racing Manager, Pirelli Motorsport

Mario Isola, Racing Manager, Pirelli Motorsport

Mark Sutton / Motorsport Images

Perché Pirelli ha scelto queste mescole

  • Nonostante un inizio di stagione posticipato, per Formula 1 questa sarà la terza gara consecutiva: una situazione quasi inedita, vista una sola volta nel 2018. Le tre mescole nominate sono le stesse delle prime due gare in Austria, con C2, C3 e C4 quali rispettivamente P Zero White hard, P Zero Yellow medium e P Zero Red soft.
  • Anche in questo fine settimana, come in tutta la stagione 2020, l’allocazione dei set di mescole disponibili è uguale per tutti i piloti: due set di hard, tre di medium e 8 di soft.
  • I piloti hanno già usato C2, C3 e C4 in Ungheria nel 2019: tre mescole che ben si adattano alle curve strette e tortuose di questo tracciato, oltre che alle temperature elevate previste in questo fine settimana.

Le caratteristiche del tracciato

  • Come il Red Bull Ring, anche l’Hungaroring è lungo poco più di 4 chilometri, con diversi dislivelli. Rispetto al circuito austriaco, presenta curve piuttosto lente in rapida successione che enfatizzano il grip meccanico.
  • I livelli di usura e degrado sono generalmente bassi e in passato la strategia più scelta è stata quella a una sosta. Nel 2019, Lewis Hamilton ha vinto con due pit stop, con cinque diverse tattiche tra i primi cinque piloti al traguardo. La gestione del degrado è stata l’elemento chiave della gara.
  • Una delle ragioni di maggiore imprevedibilità lo scorso anno è stata data dalle condizioni miste delle prove libere: di norma però in Ungheria si registrano le temperature più alte di tutta la stagione. La mancanza di aria fresca provocata dalla posizione del tracciato lo rende particolarmente duro per piloti e monoposto.
  • I pneumatici lavorano costantemente, senza possibilità di raffreddarsi date le 14 curve pressoché continue, con solo un breve rettilineo. Alcuni piloti hanno definito l’Hungaroring una pista da kart, date le sue caratteristiche.

Mario Isola, responsabile car racing di Pirelli: "Per la prima volta, il Gran Premio d’Ungheria è la terza gara della stagione. Le tre mescole nominate e le allocazioni di set sono gli stessi delle prime due gare, con i piloti che conoscono bene questo tracciato. Nel 2019, Max Verstappen ha ottenuto il nuovo record della pista, imbattuto dal 2004: sarà quindi molto interessante vedere come le monoposto 2020 affronteranno questo weekend, a parità di mescole e di gamma. Hungaroring è un circuito molto impegnativo per monoposto e piloti, dove è essenziale una gestione ottimale delle temperature e che in passato ci ha riservato alcune sorprese. Sarà interessante capire se il fatto che l’Ungheria sia solo la terza gara dell’anno possa influire sugli equilibri in pista, con alcuni Team che porteranno proprio questo weekend degli sviluppi sulle monoposto".

Pressioni minime al via

Anteriore: 20,0 psi
Posteriore: 18,0 psi

Camber massimo

Anteriore: -3,75°
Posteriore: -2,00°

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