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Pirelli, Isola: "E' significativo portare gomme più morbide a Suzuka"

Questo è stato il trend di tutta la stagione, ma il responsabile dell'azienda italiana sottolinea che ha ancora più valore in Giappone, su uno dei tracciati più impegnativi dell'anno a livello di carichi laterali.

Ingegnere e pneumatici Pirelli

Foto di: Sutton Motorsport Images

Gli pneumatici Pirelli vengono lavati
Un meccanico Mercedes AMG F1 e degli pneumatici Pirelli
Mario Isola, Racing Manager, Pirelli Motorsport, nella conferenza stampa FIA
Meccanici Williams e pneumatici Pirelli
Track detail, including Pirelli advertising
Mario Isola, Racing Manager, Pirelli Motorsport
Un meccanico Pirelli controlla la temperatura della pista
Meccanico Mercedes AMG F, pneumatici Pirelli
Pneumatici Pirelli
Pirelli tyres are marked
Pirelli tyres

Il circuito epico di Suzuka è famoso per essere uno dei più impegnativi per i pneumatici, a causa dei carichi molto elevati che impone. Per la gara in Giappone, Pirelli ha nominato P Zero White medium, P Zero Yellow soft e P Zero Red supersoft: per la prima volta, quindi, non porterà pneumatici hard. Le tre mescole scelte dovranno far fronte a curve lunghe e veloci, con il picco della 130R – con un carico trasversale estremamente elevato, nonché fra i più prolungati del campionato – e della curva Spoon, che mette costantemente alla prova i pneumatici. Quest’anno i giri veloci in gara sono stati più veloci fino a cinque secondi rispetto al 2016 e anche a Suzuka si prevede un altro miglioramento significativo. Per questa gara si può scegliere tra diverse strategie per cercare il miglior compromesso tra prestazioni e durata.

LE TRE MESCOLE NOMINATE

- Pirelli Red Supersoft
- Pirelli Yellow Soft
- Pirelli White Medium

IL CIRCUITO DAL PUNTO DI VISTA DEI PNEUMATICI

- I carichi laterali in curva contano di più rispetto a trazione e frenata.
- Il meteo e di conseguenza la temperatura asfalto sono piuttosto imprevedibili in questo periodo dell’anno.
- I livelli di usura e degrado sono generalmente elevati: la strategia vincente nel 2016 è stata quella a due soste, con tattiche diverse.
- I livelli di deportanza sono elevati per aumentare la velocità di percorrenza in curva.
- Il circuito è piuttosto stretto, quindi è difficile sorpassare: qui la strategia può fare davvero la differenza.
- Spesso l’evoluzione della pista è difficile da prevedere: un’altra incognita è data dal possibile ingresso della safety car.

MARIO ISOLA - RESPONSABILE CAR RACING

"Per il Gran Premio del Giappone abbiamo nominato pneumatici più morbidi – e quindi più veloci – rispetto alla scorsa stagione, com’è avvenuto per diverse altre gare quest’anno. Nel caso di Suzuka ciò è particolarmente significativo, perché si tratta di uno dei circuiti più impegnativi dell’anno per i pneumatici; qui i carichi laterali sono importanti e possono causare degrado termico anche elevato nel caso in cui le gomme non siano gestite al meglio. La gara in Giappone è una delle più amate dai piloti: con i pneumatici più larghi e le nuove monoposto che affrontano le curve più velocemente, vedremo livelli di carico e quindi valori di velocità in curva davvero elevati ed è molto probabile che
anche qui il record della pista venga demolito".

QUALI NOVITÀ?

- Per la prima volta non sono stati nominati pneumatici P Zero Orange hard.
- La finale del Blancapain GT Series Endurance Cup, equipaggiata da Pirelli, si è disputata lo scorso weekend a Barcellona, con il trionfo del GRT Grasser Racing Team su Lamborghini.
- L’ex pilota F1 Erik Comas ha recentemente conquistato il Campionato Europeo Rally Storico su Lancia Stratos con pneumatici Pirelli P7 Corsa Classic.
- McLaren ha fatto una scelta aggressiva di set disponibili per la propria gara di casa a Suzuka, scegliendo più pneumatici supersoft di qualsiasi altro Team.  

PRESSIONI MINIME ALLA PARTENZA (SLICK)

22,5 psi (anteriore) | 20,5 psi (posteriore)

CAMBER MASSIMO

-3,00° (anteriore) | -1,75° (posteriore)

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