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Pirelli: il nuovo asfalto può essere un fattore in Ungheria

Paul Hembery spiega che potrebbe esserlo quanto lo è stata in Austria, quindi le prove libere saranno molto importanti per tutte quante le squadre.

Pirelli tyres

Foto di: Pirelli

(Da sx a dx): Bernie Ecclestone, con Paul Hembery, Direttore Pirelli Motorsport in griglia
Pneumatici Pirelli
Mario Isola, Racing Manager Pirelli (a sx) con Paul Hembery, Direttore Pirelli Motorsport (a dx)
Pirelli tyres
Pneumatici Pirelli
Pirelli tyres
Penumatici Pirelli
Pirelli tyres
Williams mechanic with Pirelli tyres

Dopo i rettilinei a tutta velocità e i curvoni di Silverstone è il turno dello stretto e tortuoso Hungaroring. Per l’Ungheria sono stati nominati i pneumatici medium, soft e supersoft: statisticamente la combinazione più popolare dell’anno, usata l’ultima volta a Baku. L’Hungaroring è stato spesso descritto come un circuito da go-kart, solo più grande, e, ad aggiungere incertezze al primo circuito che ha ospitato un gran premio oltre la Cortina di Ferro esattamente 30 anni fa, ci pensano le condizioni meteo, che possono variare dal caldo estremo alla pioggia torrenziale (come due anni fa e anche nel 2011).

IL CIRCUITO DAL PUNTO DI VISTA DEI PNEUMATICI:

- C’è un solo vero rettilineo all’Hungaroring, per cui i pneumatici sono costantemente sotto stress.
- È una pista ben bilanciata, con trazione, frenata ed energia laterale egualmente richieste.
- Le temperature elevate rendono determinante il degrado termico.
- L’accento è sul grip meccanico, dato che le basse velocità comportano poco carico.
- I piloti descrivono l’Hungaroring come uno dei circuiti fisicamente più impegnativi.
- L’Ungheria dà il via a un altro doppio weekend, con i team che andranno subito in Germania.

LE TRE MESCOLE NOMINATE:

- White medium: un set obbligatorio deve essere disponibile per la gara, è una mescola low working range.
- Yellow soft: un altro set obbligatorio, la cui versatilità lo renderà molto popolare in gara.
- Red supersoft: usate per le qualifiche, ma non è ancora chiaro il loro ruolo in gara.

COSÌ UN ANNO FA:

Lo scorso anno incidenti e safety car influenzarono la strategia. Il vincitore Sebastian Vettel si fermò due volte: partenza sulle soft, stint centrale ancora sulle soft e finale sulle medie.
Miglior strategia alternativa: Nico Rosberg sarebbe arrivato secondo con una sola sosta (soft- medium) se non avesse perso tempo a fine gara dopo un contatto con un altro pilota.

PAUL HEMBERY, DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI:

"L’Ungheria presenta un tipo di sfida molto diversa rispetto a Silverstone, ma alcuni dei team hanno usato il recente test inglese per provare alcune soluzioni che potrebbero essere rilevanti all’Hungaroring, quindi sarà interessante vederne l’effetto. La pista è stata completamente riasfaltata e in Austria questo fattore ha avuto un’influenza notevole: vedremo se sarà lo stesso anche in Ungheria, quindi le prove libere saranno molto importanti".

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