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Pirelli: il gap tra soft e supersoft è di circa 1"3

Questa era una variabile importante da tenere in considerazione dopo la stesura del nuovo manto d'asfalto sul tracciato di Budapest, soprattutto per studiare le strategie più adatte alla gara di domenica.

Meccanico McLaren con gli pneumatici Pirelli

Meccanico McLaren con gli pneumatici Pirelli

XPB Images

Daniil Kvyat, Scuderia Toro Rosso STR11
Max Verstappen, Red Bull Racing RB12
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB12
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H locks up under braking
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Sergio Perez, Sahara Force India F1 VJM09
Fernando Alonso, McLaren MP4-31

All’Hungaroring la pioggia caduta durante la notte ha fatto entrare in azione i Cinturato Green intermediate all’inizio delle FP1, con tutte e tre le mescole slick P Zero – medium, soft e supersoft – utilizzate in pista durante il resto della giornata.

Il maggior cambiamento dello stretto e tortuoso Hungaroring rispetto allo scorso anno è la nuova superficie della pista. L’asfalto, piuttosto scivoloso soprattutto dopo la pioggia, si è dimostrato più veloce del precedente.

Non sorprende che già nelle FP1 sia stato già battuto il tempo della pole position 2015: il pilota della Mercedes, Nico Rosberg, è stato il più veloce di tutti nelle FP2 con un tempo di 1'20"435. In totale, il gap dalla mescola più dura nominata (medium) alla più morbida (supersoft) è stato di poco più di due secondi, anche se con le medie usate poco oggi è difficile fare previsioni accurate. Il gap tra soft e supersoft – i due pneumatici più utilizzati nelle prove libere – è nell’ordine di 1"3: elemento che sarà assolutamente cruciale per formulare una strategia di gara ottimale, oltre all’effetto del degrado dei pneumatici.

"I team hanno completato il programma oggi che avevano oggi, in due sessioni di prove libere particolarmente importanti dopo la riasfaltatura. Come previsto, la pista all’inizio era ‘verde’ e scivolosa – non ha aiutato la pioggia caduta durante la notte – ma abbiamo visto un notevole miglioramento nei tempi sul giro rispetto al 2015, con la pole dello scorso anno già battuta nelle FP1. Le qualifiche qui sono tradizionalmente molto importanti per l’esito della gara, per cui il lavoro di assetto e valutazione dei pneumatici sarà fondamentale" ha detto Paul Hembery, direttore motorsport Pirelli.

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