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Pirelli: cresce la... pressione (delle gomme) per il GP d'Italia

Nel "tempio della velocità" la Pirelli impone una pressione di gonfiaggio delle gomme elevata: 23,5 Psi all'anteriore e 21,5 Psi al posteriore. Una scelta che non piace alla Mercedes che vorrebbe dare un segno della sua superiorità.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W07 Hybrid

Daimler AG

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W07 Hybrid
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W07 Hybrid
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W07 Hybrid
Tecnici pneumatici Pirelli
Mario Isola, Racing Manager Pirelli (a sx) con Paul Hembery, Direttore Pirelli Motorsport (a dx)
Charlie Whiting, Delegato FIA con Toto Wolff, Azionista e Direttore esecutivo Mercedes AMG F1
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H con una foratura all'inizio della gara
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H

La Pirelli non abbassa la guardia anche a Monza. La pressione minima di gonfiaggio delle gomme per il GP d’Italia sarà molto simile a quella che ha scatenato le polemiche a Spa nello scorso weekend in occasione del GP del Belgio.

La Casa Milanese, infatti, per il “tempio della velocità” ha indicato una pressione di 23,5 Psi all’anteriore e 21,5 Psi al posteriore. Rispetto a domenica scorsa si registra solo un abbassamento di 0,5 Psi al posteriore, considerando, quindi, anche la gara italiana fra quelle che fanno parte della lista a rischio.

Se vogliamo fare un confronto con l’anno scorso, quando per la prima volta fu indicato un valore di gonfiaggio, mentre in precedenza non c’erano stati vincoli di natura normativa per cui ogni team aveva la libertà di mandare in pista le proprie monoposto con pressioni che erano le più basse possibili, dobbiamo ricordare che nel 2015 il limite era di 21 Psi per le gomme davanti e 19,5 Psi per quelle dietro.

L’incremento è alto (2,5 Psi all’anteriore e 2 Psi al posteriore) e susciterà delle reazioni nel paddock brianzolo, anche se l’incremento delle velocità massime (a Spa si è arrivati con la Force India di Sergio Perez a 358,2 km/h in scia e con l’ala mobile aperte e a Monza la simulazione Wintax di Magneti Marelli prevede un picco di 364 km/h in condizioni analoghe) e del carico aerodinamico delle monoposto giustificherebbe un aumento della pressione.

A storcere la bocca, però, potrebbe essere Toto Wolff: stando alle indiscrezioni che abbiamo raccolto, la Mercedes vorrebbe mostrare i “muscoli” a Monza, per ricostruire una gerarchia di valori fra le power unit che si sarebbe molto appiattita in gara.

Il team di Brackley ha testato con Hamilton a Spa Francorchamps una sospensione posteriore che è stata pensata proprio per lo Stradale dove è richiesto un assetto molto rigido sui lunghi rettilinei, con la minima altezza da terra, nella speranza di riuscire a percorrere le chicane (Prima Variante, Roggia e Ascari) senza saltellare troppo sui cordoli.

L’intenzione dei tecnici diretti da Paddy Lowe sarebbe quella di “inchiodare” il retrotreno potendo contare su sospensioni che hanno dei sistemi idraulici nel terzo elemento che permetterebbero di controllare il rollio. Lewis Hamilton si era lamentato in Belgio, collaudando questa soluzione, perché la sua W07 Hybrid sembrava “galleggiasse” per le pressioni che aveva giudicato esageratamente alte.

Gli uomini Mercedes, infatti, avevano tralasciato di lavorare con le gomme Supersoft, gli pneumatici rossi che la Pirelli porta anche a Monza per la prima volta. Saranno davvero le frecce d’argento a soffrire di più sullo Stradale (ma in Belgio Nico Rosberg ha vinto agevolmente e Lewis Hamilton è risalito al terzo posto dall’ultima fila della griglia…) dando un piccolo vantaggio alla Rossa che sembra essersi adattata meglio alle elevate pressioni di gonfiaggio?

Ecco Senna quando ha redarguito Schumacher al GP di Francia del 1992

 

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