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Pirelli 2017: serve più carico aerodinamico sulle monoposto da test!

Le gomme larghe Pirelli sviluppate da Ferrari e Red Bull Racing non hanno mostrato problemi al debutto. A settembre si vedranno le prime modifiche, ma le macchine 2015 dovranno generare più downforce per simulare gli effettivi carichi 2017.

Esteban Gutierrez, Ferrari, prova le gomme Pirelli 2017

Foto di: XPB Images

Sebastian Vettel, Ferrari, prova le gomme Pirelli 2017
Sébastien Buemi, Red Bull Racing, testa le nuove gomme Pirelli 2017
Sebastian Vettel, Ferrari, prova le gomme Pirelli 2017
Sébastien Buemi, Red Bull Racing, testa le nuove gomme Pirelli 2017
Esteban Gutierrez, Ferrari, prova le gomme Pirelli 2017
Sebastien Buemi, terzo pilota Red Bull Racing
Sebastian Vettel, Ferrari, prova le gomme Pirelli 2017
Sébastien Buemi, Red Bull Racing, testa le nuove gomme Pirelli 2017
Sebastien Buemi, terzo pilota Red Bull Racing
Sebastian Vettel, Ferrari, testa le gomme Pirelli 2017
Sebastien Buemi, terzo pilota Red Bull Racing
Sebastian Vettel, Ferrari, prova le gomme Pirelli 2017
Sebastian Vettel, Ferrari, prova le gomme Pirelli 2017
Sebastian Vettel, Ferrari, prova le gomme Pirelli 2017

Mentre la Formula 1 è ancora in vacanza, alla Pirelli stanno lavorando sodo dopo i primi due test svolti in pista con le gomme larghe. Anche se dallo staff di Mario Isola non ci sono informazioni ufficiali, dalle squadre che sono state impegnate nei collaudi degli pneumatici 2017 trapela una certa soddisfazione per il lavoro svolto.

La Ferrari è stata impegnata per due giorni a Fiorano con la SF15-T che noi abbiamo ribattezzato XL: Sebastian Vettel e Esteban Gutierrez si sono dedicati allo sviluppo delle gomme rain (il tedesco ha lavorato di più sullefull wet e il messicano sulle intermedie), mentre la Red Bull Racing con la RB11 affidata a Sebastien Buemi ha portato in pista al Mugello le nuove slick.

Pirelli larghe: nessun problema dai test

Stando alle indiscrezioni non sarebbero emersi particolari problemi sulle coperture segno che l’orientamento del lavoro dei tecnici diretti da Paul Hembery è andato nella direzione giusta, anche se la sensazione è che il carico aerodinamico espresso dalle due monoposto dello scorso anno modificate appositamente nell’aerodinamica con soluzioni al di fuori dei regolamenti 2016 e 2017 sia ancora insoddisfacente per simulare gli effettivi sforzi a cui gli pneumatici del prossimo anno saranno sottoposti.

Insomma la base di partenza delle gomme più larghe del 25% pare che sia buona: il battistrada ha mostrato una valida resistenza e i quattro giorni di lavoro già svolti hanno permesso di elaborare un piano di sviluppo che porterà nei prossimi collaudi coperture con le prime modifiche frutto dell’esperienza in pista.

Ma serve più carico aerodinamico!

La Ferrari tornerà in pista il 6 settembre a Barcellona per prendere confidenza con le slick larghe, mentre la Mercedes farà il suo debutto con la W05 Hybrid al Paul Ricard. La Rossa sarà impegnata per due giorni, mentre la freccia d’argento sarà operativa fino all’8 settembre. In quella occasione doppia, quindi, vedremo delle monoposto ulteriormente modificate per accrescere la downforce.

Vedremo quindi, soluzioni di ali più pacchiane per raggiungere dei livelli di carico aerodinamico che mettano effettivamente sotto stress gli pneumatici, raggiungendo i reali valori che i tecnici della Pirelli si aspettano dalle monoposto 2017: si parla di un incremento della forza verticale del 20%.

In questa prima fase, quindi, emerge che i tecnici di Ferrari e Red Bull Racing siano stati piuttosto prudenti, ma potranno sbizzarrirsi con nuove soluzioni in vista delle prossime sessioni. Ricordiamo che devono essere modifiche non applicabili sulle macchine del prossimo anno, per evitare che i tre top team possano trarre un effettivo vantaggio nella configurazione aerodinamica della monoposto che sta nascendo per le regole 2017.

Un report Pirelli che va a tutte le squadre

Tutte le squadre stanno per ricevere un report completo sui test già svolti: le informazioni che ne scaturiscono, infatti, possono essere molto preziose nello sviluppo delle macchine. È curioso annotare, però, che la Ferrari ha lavorato sulla pista di casa di Fiorano, vale a dire un tracciato che esalta le doti di trazione e poi andrà a Barcellona dove la Rossa soffre da sempre, mettendo in risalto le sue carenze endemiche, mentre la Red Bull Racing ha accettato di buon grado di andare al Mugello dove ci sono un lungo rettilineo e due curvoni molto veloci come le due Arrabbiate.

I test sono "ciechi" per i team

Pare che un problema meccanico abbia rallentato l’attività programmata sulla RB11 e Sebastien Buemi sia stato costretto a una lunga sosta ai box in attesa della riparazione, anche se il piano di lavoro sarebbe stato completato lo stesso. I test sono “ciechi”, nel senso che le squadre non conoscono il tipo di gomma (costruzione e mescola) che utilizzano in pista (lo hanno scoperto nel report finale della Pirelli).

Aspettiamoci, quindi, delle macchina ancora più spinte aerodinamicamente nei prossimi test…

 

 

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