Perez: "Vittoria incredibile, ho rischiato di ritirarmi"

Il messicano ha conquistato il suo secondo successo in carriera al termine di una gara pazza e subito dopo la bandiera a scacchi è stato costretto a parcheggiare la sua Red Bull ammutolita.

Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B, Lewis Hamilton, Mercedes W12

“Finalmente, mi è sembrato di capire meglio questa vettura ed il modo in cui deve essere guidata”. Con queste dichiarazioni rilasciate al termine delle FP2 Sergio Perez aveva inaugurato un weekend di Baku che l’ha visto, a sorpresa, conquistare la seconda vittoria in carriera.

Il pilota della Red Bull, dopo un periodo di adattamento, è apparso particolarmente incisivo a Baku anche se in qualifica, complice la bandiera rossa provocata da Ricciardo, non è riuscito a brillare chiudendo con il sesto tempo.

La partenza dalla sesta griglia non ha però intimorito Perez che subito dopo il via ha immediatamente messo nel mirino i piloti davanti a lui per poi scavalcare Hamilton una volta completato il cambio gomme.

Sembrava che Perez fosse destinato a conquistare il primo podio con i colori Red Bull celebrando una grande doppietta per il team di Milton Keynes, ma la fortuna ha voltato le spalle a Max Verstappen.

L’olandese, assoluto protagonista della gara, è stato costretto al ritiro a pochi giri dalla fine quando la posteriore sinistra della sua monoposto è improvvisamente esplosa.

Un colpo di scena inatteso che ha spalancato le porte del successo ad un Perez incredulo.

“Sono felicissimo per la gara di oggi. Come capita spesso qui a Baku è stata una gara pazza, però devo dire che mi dispiace molto per Max. Ha disputato una corsa fantastica, avrebbe meritato di vincere e sarebbe stato grandioso conquistare una doppietta”.

Sergio ha però sudato freddo alla ripartenza. Scattato dalla pole, il pilota della Red Bull ha pattinato eccessivamente ed è stato immediatamente affiancato da un Lewis Hamilton partito a razzo dalla seconda casella.

Il sette volte campione del mondo, però, ha sbagliato completamente la staccata di curva 1 arrivando lungo per poi finire nella via di fuga e retrocedere in fondo al gruppo.

“Alla ripartenza mi ha affiancato ma mi sono detto che non avrei dovuto sbagliare nulla. Ho frenato il più tardi possibile e lui ha fatto lo stesso ma è andato lungo”.

La lotta a distanza tra Perez ed Hamilton ha caratterizzato tutto il GP di Baku. Il messicano, dopo la sosta, è uscito per un soffio davanti alla Mercedes numero 44 ed ha sempre tenuto a bada un Lewis sconcertato dalla trazione della RB16B.

“Abbiamo avuto un bel passo per tutta la gara anche se ho avuto una sosta lenta. Lewis mi ha messo sotto pressione fino alla fine ma sono riuscito a resistere”.

Subito dopo la bandiera a scacchi Perez ha parcheggiato la sua monoposto in uscita dalla pit lane. La Red Bull si è ammutolita lasciando sbigottito il pubblico a casa. Sergio non ha spiegato cosa abbia provocato lo stop (si è trattato di un problema idraulico sorto all'ultimo giro ndr.), ma ha sottolineato di aver rischiato di non finire la corsa.

“Siamo stati vicini al ritiro, ma per fortuna siamo stati in grado di concludere la gara”.

La vittoria di Perez conferma la bontà della scelta della Red Bull di pescare fuori dal proprio vivaio. Il messicano, grazie a questo successo, ha consentito al team di Milton Keynes di allungare ulteriormente nel Costruttori ed adesso il vantaggio sulla Mercedes è di ben 26 punti.

“Sicuramente questa vittoria è una bella iniezione di fiducia per me stesso e per il team”.

Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B
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Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B
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Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B
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Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B
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Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B
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Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B
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Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B
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Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B
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Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B, ai box
Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B, ai box
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Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B
Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B
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Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

I meccanici spostano l'auto di Lance Stroll, Aston Martin AMR21
I meccanici spostano l'auto di Lance Stroll, Aston Martin AMR21
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Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B
Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B
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Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B
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Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B
Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B
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Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B
Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B
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Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B, e Lewis Hamilton, Mercedes W12
Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B, e Lewis Hamilton, Mercedes W12
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Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B, Lewis Hamilton, Mercedes W12
Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B, Lewis Hamilton, Mercedes W12
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Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B
Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B
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Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B, Lewis Hamilton, Mercedes W12, e Pierre Gasly, AlphaTauri AT02
Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B, Lewis Hamilton, Mercedes W12, e Pierre Gasly, AlphaTauri AT02
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Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B, Lewis Hamilton, Mercedes W12, Pierre Gasly, AlphaTauri AT02, e Charles Leclerc, Ferrari SF21
Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B, Lewis Hamilton, Mercedes W12, Pierre Gasly, AlphaTauri AT02, e Charles Leclerc, Ferrari SF21
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Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B
Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B
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