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Perez: “Senza l'errore, la pole sarebbe stata mia”

Sergio Perez piazza la sua Red Bull in seconda posizione sulla griglia di partenza del GP del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna, lasciando alle spalle il compagno di squadra Verstappen e riuscendo a dimostrare, finalmente, il suo valore in pista

Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B

Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B

Zak Mauger / Motorsport Images

Era solo questione di tempo. Dopo il difficile rodaggio nel weekend del deserto, dove in qualifica non aveva fatto meglio di un 11esimo piazzamento, finalmente il messicano dimostra il suo valore ad Imola, al Gran Premio dell'Emilia-Romagna. 

Lo fa, conquistando la seconda casella della griglia di partenza imolese, davanti a Max Verstappen, l’olandese al momento designato come principale antagonista di Lewis Hamilton che, proprio oggi, firma la pole numero 99 in carriera. 

El Chueco è riuscito a portare ai vertici della classifica la sua RB16B, soprattutto dopo un venerdì non proprio dei più semplici. 

Innanzitutto bisogna fare i complimenti al team – commenta Perez - ieri ho commesso un errore e l’ho fatto lavorare sodo nel corso della giornata. Questo risultato è un bel recupero da parte mia”. 

“Stiamo dimostrando dei progressi, non mi sarei mai aspettato di essere qui oggi, considerando dove eravamo ieri. Siamo migliorati ed è importante partire dalla seconda posizione. 

Certo, qualificarsi secondi non è male. Ma, senza un piccolo errore, la prima posizione avrebbe potuto essere sua. 

La seconda posizione è buona. Anzi, sarei potuto partire dalla pole. La pole sarebbe stata mia se non avessi commesso un errore all’ultima curva. Dobbiamo continuare a progredire”. 

Comunque, come si suol dire, i punti si fanno la domenica, e Sergio questo lo sa bene: “Domani è la giornata che conta. Penso che possa accadere di tutto. Potremo avere una strategia diversa rispetto a Lewis e Max, sarà interessante, vedremo quel che riusciremo a fare. La cosa più importante è fare punti, continuare ad imparare: questo, ora, è quello che conta”. 

Certo Sergio. Ma anche essere più veloce di un compagno di squadra come Verstappen, e non in una pista qualsiasi, ha il suo valore... 

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