Perez: "Ho sovrastato Ocon in gara, eppure tutti parlano sempre di lui"
Il messicano ha avuto una stagione migliore rispetto al francese ma si sente sottovalutato nella valutazione generale. Secondo Perez ormai tutti si sono abituati alle sue performance.
Sergio Perez, Racing Point Force India VJM11 precede Esteban Ocon, Racing Point Force India VJM11
Andrew Hone / Motorsport Images
Sergio Perez ha concluso la stagione 2018 all’ottavo posto in classifica piloti, quattro posizioni davanti ad Esteban Ocon e con tredici lunghezze di vantaggio sul francese, riuscendo anche a salire sul podio a Baku.
Il messicano, unitosi alla Force India nel 2014 dopo una stagione in McLaren, ha spiegato le differenze nel passo gara esistenti tra lui ed il suo ex compagno di team Ocon.
“E’ come se le persone si fossero abituate alle mie prestazioni” ha dichiarato Perez a Motorsport.com.
“Quando ho debuttato in F1 tutti parlavano di me come se fossi un predestinato, esattamente come capita adesso con Esteban. Nel 2017 sono stato il migliore del gruppo di mezzo e ho sempre battuto i miei compagni di squadra. Alla fine i risultati parlano chiaro”.
Perez ha avuto quattro differenti compagni di team nel corso della sua carriera in Formula 1. Ha iniziato con Kamui Kobayashi in Sauber, per poi passare a Jenson Button in McLaren e quindi trovare Nico Hulkenberg ed Ocon in Force India.
Nella passata stagione è stato nettamente sconfitto in qualifica dal francese, perdendo il duello 16 – 5, ma Perez si è detto certo che il vantaggio in gara sia stato rilevante.
“Credo che i risultati siano stati chiari. Lui è stato migliore di me in qualifica anche se con un margine molto ridotto. Solitamente la differenza tra di noi è stata inferiore al decimo di secondo. Ma io sono stato superiore in gara. Ho fatto più punti ed ottenuto migliori risultati”.
“E’ stata comunque una lotta serrata tra di noi”.
Perez ha poi ammesso come la superiorità di Ocon in qualifica non sia stata un caso ed ha reso merito all’ex compagno di team spiegando anche i motivi delle sue difficoltà sul giro secco.
“In questa stagione, ad essere onesti, non ho avuto un grande feeling con la vettura. Ho sofferto tutto l’anno nel trovare un bilanciamento ottimale, ma sono riuscito a gestirlo sempre in gara”.
“Con questo non voglio sminuire le sue performance in qualifica. Dipende sempre da me e dal mio team riuscire ad estrarre il massimo dall’auto”.
“Negli scorsi anni ho avuto un feeling migliore con la monoposto al sabato, mentre nel 2018, probabilmente, mi sono concentrato troppo sulla domenica”.
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