Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia
Analisi

Perché i contratti dei piloti di F1 sono pieni di insidie

Mentre il mondo guarda con interesse la vicenda della negoziazione del contratto di Lewis Hamilton con la Mercedes, Mark Gallagher spiega l'importanza di avere un buon avvocato e la necessità di cogliere il momento...

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1, 1°posto, e Toto Wolff, Executive Director (Business), Mercedes AMG, festeggiano sul podio

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Motorsport.com contenuti Prime

I migliori contenuti di Motorsport.com Prime, il nostro servizio di sottoscrizione. <a href="https://www.motorsport.com/prime/">Subscribe here</a> per avere accesso a tutti i contenuti.

Con Lewis Hamilton costretto a stare fermo a causa della positività al Covid-19 e George Russell che ha mostrato il suo talento al volante della Mercedes #44, il Gran Premio di Sakhir ha suscitato molte discussioni sui contratti dei piloti in quell'arena calma e consapevole conosciuta come ‘social media’.

Molti hanno suggerito che la Mercedes avrebbe dovuto licenziare Valtteri Bottas in favore del giovane talento britannico o addirittura avevano proposto l'idea shock che Toto Wolff potesse tagliare il suo budget per i piloti optando per Russell rispetto al sette volte campione del mondo Lewis Hamilton.

Se anche fosse balenato nella mente di Wolff il pensiero di firmare tutti e tre in omaggio a una delle eredità meno desiderate, quella di Monisha Kaltenborn, sono sicuro che il suo cervello avrà spostato quel pensiero direttamente nel cestino. Va ricordato ch Kaltenborn, ex team principal della Sauber si presentò a Melbourne nel 2015 con Marcus Ericsson, Felipe Nasr e Giedo van der Garde, ciascuno in possesso di contratti validi, con Adrian Sutil ancora coinvolto in una disputa legale con la squadra sul suo contratto in vigore per quella stagione.

Seguì un caso giudiziario straziante, disputato davanti ai media, con il risultato che la Corte Suprema dello Stato di Victoria confermò che Van der Garde aveva legalmente diritto a un posto.

La motivazione di Kaltenborn per ingaggiare Ericsson e Nasr era fondata sul loro talento per portare più soldi rispetto all'olandese meno sponsorizzato. Nonostante i suoi sforzi per puntellare le finanze della Sauber fossero lodevoli, non erano legali. Van der Garde avrebbe potuto portare avanti la questione, ma non l'ha fatto, accettando un accordo finanziario e scegliendo di lasciarsi alle spalle il mondo di Formula 1.

Non era nemmeno la prima volta nella memoria recente che una squadra si presentava a una gara con tre piloti per sole due monoposto. Al Gran Premio di Gran Bretagna 2010, il capo dell'Hispania Racing Team Colin Kolles aveva accettato un bonifico bancario per far correre Sakon Yamamoto, nonostante Bruno Senna e Karun Chandhok fossero già impazienti di partecipare alla gara di Silverstone.

Sakon Yamamoto, HRT F1 F110-02, Jarno Trulli, Lotus T127 Cosworth, Timo Glock, Virgin VR-01 Cosworth

Sakon Yamamoto, HRT F1 F110-02, Jarno Trulli, Lotus T127 Cosworth, Timo Glock, Virgin VR-01 Cosworth

Photo by: Charles Coates / Motorsport Images

Imbarcandosi sul volo per Londra, Kolles si stava naturalmente occupando di come risolvere questo problema del tre contro due, ma non doveva preoccuparsi. Il destino gli sorrideva.

All'atterraggio, il capo della HRT trovò una e-mail, inavvertitamente inviata al suo telefono da uno dei consiglieri di Senna, che lo descriveva in termini non proprio lusinghieri. Sentendo che fosse un'opportunità, Kolles ha giocato la parte della persona ferita, ignorato le scuse dei soci di Senna e utilizzato un dettaglio contrattuale per non farlo correre.

Ma se essere uno dei tre piloti sotto contratto ed in lizza per due posti non è l'ideale, è molto peggio trovarsi completamente senza contratto. Il mondo è pieno di piloti in attesa di prendere un posto. È stato decisamente strano, quindi, per Mercedes e Red Bull lasciare Abu Dhabi a metà dicembre con un pilota confermato a testa. Ad Alex Albon non è stata data alcuna opzione da Red Bull, ma Lewis Hamilton, optando per ritardare la negoziazione di un nuovo accordo sembrava tentare la sorte.

Hamilton avrebbe potuto avere l'intenzione di finalizzare il suo accordo con la Mercedes entro Natale, ma più di un manager aveva espresso sorpresa, soprattutto perché l'uscita di Russell a Sakhir aveva dato a Wolff una carta in più da giocare, anche se lui continua ad insistere che l'attuale attesa non è dovuta a questo.

Il defunto Mark McCormick, fondatore della società di gestione sportiva IMG, una volta disse: “Le finestre di opportunità si aprono e si chiudono con una rapidità abbagliante. Ricordo costantemente alle persone di cogliere l'attimo”.

Sembrava che il momento migliore di Hamilton fosse il post-Turchia, con il titolo piloti assicurato e una bella prestazione fresca nella mente di tutti. Una ragione in più per cui, insieme al casco e all'Halo, la migliore sicurezza di un pilota veloce è rappresentata da un buon avvocato con un tempismo impeccabile.

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1, 1 ° posizione, e Toto Wolff, Direttore esecutivo (Affari), Mercedes AMG, parlano nel Parco Chiuso

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1, 1 ° posizione, e Toto Wolff, Direttore esecutivo (Affari), Mercedes AMG, parlano nel Parco Chiuso

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente F1: Renault punta su Williams come team cliente?
Prossimo Articolo La nuova curva 10 di Barcellona è pronta: eccola!

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia