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Pazza idea: test in parallelo tra Barcellona ed il Bahrain nel 2017?

Diversi team di F.1 hanno firmato una lettera indirizzata alla FIA, supportando l'idea di spostare i test pre-campionato da Barcellona al Bahrain. Ma il paddock si potrebbe anche spezzare, con con alcune squadre in Spagna ed altre a Sakhir

Daniel Ricciardo, Red Bull Racing

Foto di: XPB Images

La Pirelli ha sempre detto di voler provare le nuove gomme più larghe al caldo e con le vetture 2017 definitive, che dovrebbero garantire un livello di downforce maggiore rispetto a quelle 2015 modificate con cui stanno portando avanti lo sviluppo.

La Pirelli ritiene che, nonostante gli alti carichi visti a Barcellona, deve provare gli pneumatici 2017 anche con temperature più elevate per esplorarne al meglio i limiti.

Le squadre avevano prenotare l'autodromo di Barcellona per due sessioni di test di quattro giorni, ma la Mercedes ha spinto per spostarli in Bahrain, con Niki Lauda che si è dato da fare personalmente per convincere le altre squadre.

Originariamente il supporto all'idea della Mercedes era limitato, a causa dei costi, ma ora parecchie squadre sembrano essere favorevoli all'opzione Bahrain.

Una fonte ha detto a Motorsport.com che il Bahrain fornisce "più opzioni allo stesso prezzo", con il beneficio supplementare di poter testare il sistema di raffreddamento con un clima più caldo e la garanzia di girare sull'asciutto".

Ai sensi dei regolamenti FIA, è necessario godere del supporto della maggioranza delle squadre per svolgere un test fuori dall'Europa e quelle che vogliono andare in Bahrain hanno firmato una lettera a Charlie Whiting, confermando il loro supporto.

Al momento sembrerebbe che il fronte a supporto della Mercedes comprenda Ferrari, McLaren, Renault, Haas e Force India, con Red Bull e Williams che invece sono ferme sull'idea di andare a Barcellona.

La lettera firmata oggi dice: "Abbiamo firmato un accordo affinché i due test di pre-campionato del 2017, in accordo con l'Articolo 10.6(g) del Regolamento Sportivo della F1 siano condotti al Bahrain International Circuit".

"Essendo il BIC fuori dall'Europa, sottoponiamo la nostra richiesta secondo l'articolo 10.6(d). Firmiamo questo accordo a sostegno della richiesta della Pirelli per avere un test più rappresentativo per le nuove gomme del 2017".

Test in parallelo

Originariamente è stata discussa una scelta tra le due location in questione.

Tuttavia, anche se le regole non lo consentono, la FIA è aperta alla possibilità di consentire due test in parallelo, dando alle squadre l'opportunità di scegliere a quale partecipare.

Un primo test a Barcellona, seguito da uno in Bahrain non è possibile per questioni di agenda.

Con i test in parallelo, potrebbe esserci la possibilità che sette monoposto scendano in pista in Bahrain alle 9 locali il 27 febbraio, con le altre quattro che invece lo faranno a Barcellona quattro ore più tardi. E questo imporrebbe anche ai media una scelta su quali seguire.

Resta inteso che Whiting discuterà ulteriormente il piano per il Bahrain con Paul Hembery della Pirelli, prima della riunione dei team principal che si terrà domenica.

Paddy Lowe, direttore tecnico della Mercedes, è fermamente convinto che le squadre debbano sostenere la richiesta dell'azienda italiana di provare gli pneumatici in Bahrain.

"La situazione è che andiamo incontro al più grande cambiamento regolamente a livello di pneumatici degli ultimi due decenni e la Pirelli aveva chiesto alla FIA se avrebbe appoggiato l'idea di fare i test in Bahrain piuttosto che in Europa" ha detto Lowe.

"Per me il punto più importante è che la Pirelli stava chiedendo di provare queste particolari gomme in condizioni di caldo".

"E purtroppo i programmi con le monoposto modificate si stanno rivelando molto utili allo sviluppo, ma non forniscono il livello di carico aerodinamico che vedremo nella prossima stagione".

"Così si tratta di supportare la richiesta della Pirelli, per contenere il rischio di arrivare alla prima gara ed incontrare dei problemi se ci dovesse essere caldo".

"Abbiamo visto cosa puà succedere, per esempio, ad Indianapolis nel 2005. Non dobbiamo dimenticare che dobbiamo mettere insieme uno show, che dobbiamo completare una gara di 300 km con un certo numero di gomme, quindi non dobbiamo trascurare questo possibile rischio".

"Ecco perché sosteniamo particolarmente questa richiesta".

Nel frattempo, Pat Symonds, direttore tecnico della Williams, ha chiarito che la sua squadra è ancora contraria all'idea.

"Il costo per fare un test fuori dall'Europa è molto grande" ha detto Symonds.

"Dipende da come lo si vuole fare e da quanta roba deve essere rispedita in Gran Bretagna e quanta invece verso la prima gara. Parliamo di un minimo di 300.000 sterline e di un massimo di 500.000, quindi di una cifra che probabilmente si posizionerà lì in mezzo".

"Ora, per una squadra come la Mercedes, non è un problema coprire una spesa di questo tipo alla voce imprevisti. Per un team come la Williams invece parliamo di una fetta importante del bilancio e per questo non penso che sia la cosa giusta da fare".

 

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