Finalmente messa alla spalle la vicenda del processo al
Tribunale FIA di Parigi per la nota vicenda del test effettuato con la
Mercedes a
Barcellona, la
Pirelli può finalmente iniziato a guardare al futuro, che sarà ancora in Formula 1 stando a quanto
Paul Hembery ha rivelato in un'intervista concessa alla
Gazzetta dello Sport.
"
Abbiamo firmato l’accordo con la stragrande maggioranza delle scuderie ed entro due settimane dovremmo completare i contratti. Insomma restiamo ancora in F.1" ha detto il responsabile motorsport dell'azienda italiana.
Dal processo di Parigi è arrivata una
reprimenda anche per la Pirelli, ma non cambia l'approccio per il futuro e la voglia di fare qualche test in più per sviluppare le gomme: "
Per poter sviluppare in maniera adeguata i nostri prodotti dobbiamo provare e dobbiamo farlo con macchine più rappresentative rispetto alla nostra Lotus che è un’auto da museo. Specialmente l’anno prossimo con l’avvento del motore turbo".
I quattro test in stagione faranno comodo anche ad
Hembery e soci, che però speravano in qualcosa di diverso: "
Diciamo che è un passo avanti anche se per noi l’ideale sarebbe avere a disposizione due team che a rotazione si impegnano solo a collaudare le gomme. Per esperienza vediamo che nei test, quando si introducono novità sulla macchina, noi possiamo imparare ben poco".
Intanto però c'è da portare avanti il 2013 e, dopo la bocciatura delle gomme con la nuova costruzione portate in
Canada, nelle prossime tre gare arriveranno delle mescole piuttosto dure: "
Non dimentichiamoci che le macchine sono più veloci di quello che si ipotizzava a inizio stagione e che le nostre mescole sono più aggressive rispetto al 2012. Il nostro obiettivo è quello di avere non più di 2-3 pit-stop. Ci siamo mossi in questa direzione".
Nel frattempo è stata modificato anche il collante che lega il battistrada alla cintura di acciaio e questo dovrebbe aver risolto il problema della delaminazione. Però c'è anche chi pensa, come la
Lotus, che le nuove scelte delle mescole finiranno per favorire monoposto come
Red Bull e Mercedes. Hembery però non sembra pensarla così: "
No perché queste vetture restano comunque aggressive con gli pneumatici. Semmai è vero che Lotus si trova meglio con il caldo e invece a Silverstone si prevede tempo tipicamente inglese con nubi, freddo e anche un po’ di pioggia".
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