Ocon: "Sono un esordiente, ma ho avuto una buona preparazione"
Per Ocon, promosso a pilota titolare Manor da terzo conduttore Renault, arriva il momento del debutto su una pista difficile come Spa ma che già conosce bene: "L'età non conta, bisogna fare bene come ha fatto Verstappen".
Foto di: XPB Images
Mentre Fernando Alonso spiegava perché non reputa questa Formula 1 all’altezza delle monoposto di una decina di anni fa, Esteban Ocon (alle sue spalle nella conferenza stampa di oggi) viveva il suo sogno. Da una parte un campione annoiato da un contesto che non trova frizzante come durante i suoi anni d’oro, dall’altra un ragazzo che stanotte farà fatica a prendere sonno in vista del suo primo giorno da pilota titolare del campionato del Mondo di Formula 1. Cicli che si incrociano. E il neo-pilota del team Manor, non ha certo nascosto il suo entusiasmo in vista di una chance sognata si dai suoi primi giorni in karting.
“E’ davvero bello poter iniziare la mia avventura in Formula 1 proprio qui a Spa – ha spiegato Ocon – è una pista che conosco abbastanza bene, e spero che questo mi possa aiutare nell’arrivare prima al limite della monoposto. Vediamo come andrà, ma non vedo l’ora di essere in macchina. Ovviamente per me è una grande opportunità, e devo ringraziare Mercedes, Renault e Manor”.
La storia di Ocon è quella di un diciannovenne che sarebbe considerato un baby se due anni fa Max Verstappen non avesse riscritto la storia della Formula 1 alla voce “precocità”.
“Ma alla fine l’età è solo un numero – ha spiegato Ocon – una volta che si entra in questo paddock si deve dimostrare di saper guidare una monoposto di Formula 1, il resto non conta. Bisogna fare come ha fatto Max, impressionare in tempi molto brevi, e questo è anche il mio traguardo”.
E’ singolare pensare che nel 2014 Ocon trionfò nel campionato Europeo di Formula 3 battendo anche lo stesso Verstappen, ma il successivo cammino del baby olandese ha ribaltato i ruoli. L’Ocon di Spa sembra davvero non farci caso, e pensa solo ai suoi obiettivi:
“Sono un esordiente, ma credo di aver avuto un buon percorso di preparazione. E’ passato molto tempo da quando ho iniziato a frequentare i paddock, e mi sento pronto. Sarebbe grandioso riuscire a conquistare qualche punto nella classifica Mondiale, ma ora sono concentrato sulla necessità di capire come lavora la squadra ed integrarmi al meglio. Avrò a disposizione un riferimento importante come Pascal (Wehrlein) e questo sarà un grande aiuto”.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.
Top Comments