Obiettivi 2018: sei piloti di F.1 in cerca di un futuro importante
Bottas, Ricciardo, Sainz, Ocon, Vandoorne e Leclerc nei primi Gran Premi del prossimo mondiale si giocheranno molte delle loro possibilità di puntare restare o a entrare in un top team. Perché...
Foto di: Sutton Motorsport Images
Il 2018 sarà una stagione che dirà tanto. Per alcuni piloti gli obiettivi sono già fissati da tempo, per altri i target prenderanno progressivamente forma gara dopo gara, basandosi sul potenziale della monoposto.
Ma tra coloro che saranno al via del Mondiale che scatterà tra meno di tre mesi a Melbourne, c’è un gruppo di piloti che lotterà non solo per i traguardi di tappa e di classifica, ma anche per un futuro che in apparenza sembra lontano, ma che in realtà e dietro l’angolo.
Il mercato 2019, che come da tradizione entrerà nel vivo con lo sbarco della Formula 1 in Europa, preannuncia diversi cambiamenti, e per chi si avvicina ad un crocevia molto importante per la carriera, i risultati che riusciranno ad ottenere nella prima fase del Mondiale, saranno cruciali.
Vediamo caso per caso chi sono e cosa inseguono i piloti che si giocheranno di più nella prima fase del campionato 2018.
Valtteri Bottas
Ha vinto la sua prima sfida, conquistando la riconferma nel team più ambito nel paddock, la Mercedes. Ma per Bottas non c’è molto tempo per rilassarsi, e già al via della prossima stagione dovrà confermare di avere il passo visto nelle ultime tappe della scorso Mondiale.
A differenza del 2017 (dove Bottas fu una scelta quasi obbligata) il mercato tra qualche mese offrirà a Toto Wolff diverse alternative di qualità. Una concorrenza per Bottas, che dovrà convincere sul campo di meritare un contratto pluriennale su cui poter pianificare un futuro meno incerto. Non sarà facile, ma la posta in palio è di quelle che valgono un’intera carriera.
Daniel Ricciardo
Dopo dieci anni di mondo Red Bull, e quattro nel team di vertice del gruppo austriaco, per Ricciardo il 2018 potrebbe essere la stagione dell’addio. Il suo contratto scadrà a fine anno, ed il tandem Marko-Horner ha fatto capire molto bene che il futuro di Milton Keynes è marcato a fuoco da Max Verstappen.
Nel paddock gli addetti ai lavori danno per scontata la partenza dell’australiano, ma in Formula 1 le cose possono anche cambiare rapidamente se la pista emetterà verdetti chiari. Per Ricciardo la permanenza in Red Bull passa attraverso il confronto con Verstappen, ma un buon avvio di 2018 sarebbe utile anche per proporsi al meglio in altri lidi, come Mercedes e Ferrari. Daniel, quindi, si gioca molto nei primi GP...
Carlos Sainz
E’ bravo, giovane e talentuoso, ma il tempo passa e la carriera di Sainz non decolla. Il 2018 sarà un passaggio cruciale per Carlos, candidato numero 1 a sostituire Ricciardo se l’australiano lascerà la Red Bull.
Se si confermerà sui livelli degli ultimi anni sarà la scelta naturale per il team austriaco, andando a ricomporre il tandem Toro Rosso del 2015, ma per Sainz potrebbero aprirsi anche altre porte come la McLaren. Sempre che la Renault non si confermi una monoposto in grado di puntare in alto, convincendo lo spagnolo a rimanere dov’è.
Esteban Ocon
Un ottimo 2017 ha posto le fondamenta per un futuro importante del francese. La svolta potrebbe arrivare se la Mercedes deciderà di valutare un’alternativa a Bottas, dando priorità alla scelta interna, ovvero proprio Ocon.
Lo scorso anno il transalpino si è esaltato nel confronto interno con Sergio Perez, ma serve una conferma che dovrà arrivare nelle prime tappe del 2018. Se le due circostanze coincideranno, per Ocon potrebbe arrivare la chance della carriera, anzi, della vita.
Stoffel Vandoorne
Il suo esordio è stato buono, soprattutto perché il confronto con Fernando Alonso è tra i più proibitivi per un rookie. Vandoorne lo scorso anno si è conquistato la riconferma in una stagione resa difficile dal fronte tecnico, ma nel 2018 non dovrà solo guardarsi da Alonso.
Se lo spagnolo deciderà di proseguire ancora la sua carriera in Formula 1, Vandoorne dovrà vedersela con la concorrenza interna di Lando Norris, pupillo di Zak Brown (che è anche suo manager) la cui strada verso l’esordio in Formula 1 nel 2019 sembra già tracciata. Per Stoffel c’è un futuro ancora tutto da costruire.
Charles Leclerc
Il timing in una carriera è fondamentale, e Leclerc finora non ha sbagliato un colpo. Il monegasco arriva all’esordio in Formula 1 nel momento giusto, e disputerà la sua stagione da rookie con la Sauber proprio mentre a Maranello pianificheranno il dopo-Raikkonen.
Se Leclerc inizierà il 2018 con il piede giusto, la scelta interna (che tanto piace al presidente Sergio Marchionne) potrebbe spianargli la strada per l’approdo in Ferrari. Il confronto in Sauber con Marcus Ericsson non è certo proibitivo, ma in Formula 1 meglio non dare mai nulla per scontato. La prima impressione conta molto, ed è quello che Leclerc dovrà fare nelle prime tappe del 2018.
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