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Motori 2021: Mercedes, Ferrari e Renault contrarie alle nuove proposte

Il pacchetto di idee presentato ieri da FIA e Liberty Media non piace a tre dei quattro Costruttori presenti in F.1, ma Toto Wolff ha detto che le argomentazioni saranno discusse nello Strategy Group il 7 novembre. Dubbia la posizione Honda.

McLaren MCL32, dettaglio posteriore

Foto di: Giorgio Piola

Mercedes AMG F1 F1 W08. dettaglio del cofano motore
Ross Brawn, Managing Director of Motorsports, FOM, attends a press conference with representatives o
Il motore di Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H
Jean Todt nella conferenza stampa
Helmut Markko, Consultant, Red Bull Racing, with Toto Wolff, Executive Director Mercedes AMG F1
Piero Lardi Ferrari, Ferrari Vice President and Sergio Marchionne, CEO FIAT
Cyril Abiteboul

FIA e Liberty Media hanno formulato ai team di Formula 1 le loro proposte per i motori 2021, ma l’impressione è che la visione dei reggenti del massimo campionato automobilistico sia lontana dalla prospettiva con cui guardano il futuro, almeno tre dei quattro Costruttori impegnati oggi nei GP.

La sensazione, al di là delle dichiarazioni di facciata di Ross Brawn, responsabile sportivo di Formula 1, è che il “pacchetto” power unit 2021 non sia il frutto di una serie di riunioni condivise, ma semplicemente il disegno di Federazione Internazionale e Promotore.

Le scelte fatte sono chiaramente di rottura, per provocare una reazione nei motoristi e vedere quale campo si aprirà davanti da qui al 2021. Tanto per cominciare Mercedes, Ferrari e Renault sono contrarie alle proposte che sono state lanciate a Parigi martedì mattina.

Da Maranello fanno sapere che non è nemmeno il caso di commentare delle semplici idee messe sul tavolo, perché tanto il vero terreno di discussione sarà lo Strategy Group che si riunirà il 7 novembre.

È in quel consesso che si apriranno le trattative, fermo restando che il documento di FIA e Liberty Media, sarà il punto di partenza su qualsiasi chiacchiera, per cui l’organo legislativo un primo risultato lo ha già ottenuto spostando l’asticella molto più in alto rispetto alle aspettative dei motoristi.

Toto Wolff ad Auto Motor Und Sport ha commentato a caldo:
"Il concetto delle power unit sembra simile a quello che abbiamo adesso, ma in realtà propone motori totalmente diversi: questo significa che dovremo lavorare su due motori contemporaneamente tra il 2018 e il 2020".

"È una visione piuttosto che una proposta di regolamento", ha proseguito Wolff. "E’ il loro progetto con una visione diversa da quella dei Costruttori. Sarà importante definire insieme quale Formula 1 vorremo nel 2021, senza limitarci solo al tema del motore. Diciamo che è il punto di partenza per un dialogo piuttosto che un qualcosa che noi abbiamo accettato. Certe cose hanno ragione, altre assolutamente no".

Scontata, invece, l’approvazione da parte della Red Bull Racing: Helmut Marko ha subito sposato il pacchetto FIA – Liberty Media: "Un motore come quello è positivo per noi”.

La squadra di Milton Keynes non è in campo come Costruttore di power unit, per cui se può fare saltare il banco sull’attuale formulazione dei motori ha solo da guadagnarci, mentre non stupisce la posizione neutra della Honda: la Casa giapponese, evidentemente, non ha ancora chiuso con la McLaren, ma ha già cominciato a “pensare” come Red Bull Racing e Toro Rosso, visto che l’anno prossimo fornirà i suoi propulsori alla squadra di Milton Keynes.

I nipponici, dopo aver perso la faccia in questi primi tre anni con il rientro in Formula 1, non hanno problemi economici, per cui sarebbero disposti a sostenere il costo di sviluppo di due power unit in parallelo, pur di dare una drastica sterzata al regolamento 2021…

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