Morte Bianchi: la famiglia avvia azione legale contro F.1, FIA e Marussia
La famiglia di Jules Bianchi ha reso noto di aver avviato un'azione legale contro la F.1, la FIA e il team Marussia per stabilire a verità su chi sbaglio al GP di Suzuka 2014, gara in cui Jules Bianchi ebbe l'incidente che gli costò la vita.
Jules Bianchi, Marussia F1 Team firma autografi per i tifosi
XPB Images
A più di un anno e mezzo dal terrificante incidente occorso a Jules Bianchi sul tracciato di Suzuka, la famiglia dell'ex pilota francese ha deciso di intraprendere un'azione legale nei confronti della F.1, la FIA e il team Marussia per stabilire di chi furono le responsabilità che portarono all'incidente e alla morte il figlio.
Bianchi è deceduto il 17 luglio 2015 in seguito alle ferite riportate alla testa nell'incidente di Suzuka 2014, dove finì contro una gru posizionata a bordo pista per rimuovere la Sauber di Adrian Sutil fermatasi pochi istanti prima.
Anche se un rapporto ufficiale della Federazione Internazionale dell'Automobile ha scagionato la F.1 da ogni capo d'accusa riguardo quanto accadde nel Gran premio del Giappone 2014, la famiglia di Jules Bianchi è fermamente convinta che siano stati fatti errori enormi.
Dopo mesi di discussioni, la famiglia del francese ha deciso di intraprendere un'azione legale nel Regno Unito contro contro la sezione commerciale della F.1, il proprio organo governativo e il team Marussia.
Philippe Bianchi, padre del deceduto Jules, ha affermato: "Cerchiamo giustizia per Jules, e vogliamo stabilire la verità sulle decisioni che hanno portato alla morte di nostro figlio al Gran Premio del Giappone del 2014. Come famigia abbiamo tante domande che sono rimaste attualmente senza risposta e pensiamo che la morte di Jules avrebbe potuto essere evitata se non fossero stati fatti certi errori".
L'azione legale dei Bianchi è stata avviata dallo studio legale Stewarts Law, che ha mandato una lettera d'avviso alla FIA, al team Marussia e al Gruppo Formula 1. Questa lettera spiega perché la famiglia Bianchi crede che si siano responsabili e riguardo l'incidente dell'ex pilota del Circus iridato.
Julian Chamberlayne, partner dello studio legale Stewarts Law, ha dichiarato: "La morte di Jules era evitabile. La F.1 ha fatto molto per migliorare la sicurezza della categoria, ma non è riuscita a identificare quali errori sono stati fatti a Suzuka 2014, con questi che hanno poi portato Jules alla morte".
"Le conclusioni della FIA riguardo l'incidente di Jules hanno spiazzato la famiglia del francese e hanno procurato ai suoi membri notevole dolore. Questi sono determinati a portare avanti un processo legale che dovrebbe richiedere alle persone interessante di fornire risposte e assumersi responsabilità di eventuali errori commessi quel giorno".
"Questo sarà importante per conferire agli attuali e futuri piloti la necessaria fiducia riguardo la posizione predominante della sicurezza nella categoria in cui corrono o correranno. Se questo fosse accaduto a Suzuka, molto probabilmente Jules Bianchi sarebbe ancora vivo e sarebbe intento a competere nello sport che amava".
Nel frattempo, la famiglia Bianchi sarà presente questo fine settimana al sesto appuntamento del Mondiale di F.1, che andrà in scena sulle strade cittadine di Monte-Carlo.
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