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Monza: è Zanchi il nuovo presidente della SIAS

L'AC Milano ha ufficializzato il nuovo consiglio di Amministrazione SIAS, la società che gestisce l'Autodromo di Monza, con un governo tecnico di burocrati ACI. Manca Bendinelli: sarà nominato Procuratore Generale al posto di Ferri?

Simbolo Circuito di Monza

Foto di: XPB Images

Il riassunto è presto fatto: Andrea Dell'Orto è decaduto. La SIAS (Società incremento automobilismo e sport S.p.A.) che gestisce l’Autodromo Nazionale di Monza ha un nuovo consiglio di amministrazione: nel primo pomeriggio di oggi è stato nominato presidente Piero Lorenzo Zanchi, commercialista milanese di 62 anni, apprezzato pilota di rally, che attualmente è a capo della Commissione Sportiva dell'AC di Milano, dopo che ne è stato anche il presidente.

Il resto del consiglio è l'espressione di un "governo" di tecnici dell'ACI: sono stati nominati Paolo Longoni, Maddalena Valli (manager dell'AC Udine che opera nel capoluogo lombardo), Alfredo Scala (direttore dell'Autodromo di Vallelunga, scelto quale rappresentante dell’Automobile Club d’Italia), Alberto Ansaldi (direttore dell'AC Trento distaccato a Milano: la sua carica è ad interim in attesa dell’indicazione del rappresentante dei Comuni di Milano e Monza).

Piero Lorenzo Zanchi dovrà rivolgersi a questi burocrati di livello per salvare il GP d'Italia? E' difficile crederlo perché l'unico che ha esperienza di corse è Alfredo Scala, un manager di assoluto livello, che torna a riaprire il dossier Monza, dopo essere già stato paracadutato da Vallelunga in una precedente esperienza, quando c'era da rimettere le cose a posto dopo i dissesti che erano stati scoperti dalle inchieste della magistratura. Scala si era ritrovato a essere una sorta di "ministro senza portafoglio" e aveva avuto poche opportunità per dare una propria linea alla gestione dell'Autodromo brianzolo.

Ora si trova nelle mani una "patata che è diventata bollente" perché si è perso troppo tempo in lunghe pastoie politiche e in squallidi giochi di potere. Ma toccherà ad Alfredo Scala portare ad Angelo Sticchi Damiani, presidente dell'ACI Italia, la bozza del contratto del GP d'Italia da firmare a Londra con Bernie Ecclestone?

Potrebbe anche essere, ma Mister E aveva evocato il nome di Federico Bendinelli, amico di lunga data del quale si fida ciecamente. L'avvocato bolognese, però, pare non sia particolarmente gradito a Ivan Capelli, presidente dell'AC MIlano, per cui sarebbe venuto fuori un Consiglio di Amministrazione della SIAS di compromesso, in modo tale da non scontentare nessuna delle parti in causa.

In realtà Federico Bendinelli potrebbe essere l'uomo giusto per assumere l'incarico di Procuratore Generale, prendendo il posto che è tenuto da Francesco Ferri. Serve un manager che sappia mettere le mani piuttosto in fretta su una pratica che va risolta in pochissimo tempo. Non è più il momento dei tatticismi, ma dell'azione, perché a Londra cominciano a rullare i tamburi...

E non resta in silenzio nemmeno Andrea Dell'Orto: “La richiesta di revoca per giusta causa è basata su motivazioni insussistenti. In un anno abbiamo migliorato i conti della società partendo da una situazione economica disastrosa. Il bilancio 2015, che ha chiuso con l’incremento dei ricavi di 5,2 milioni di euro, +18% rispetto al 2014, e con una perdita più che dimezzata rispetto all’anno precedente, è stato approvato dal Consiglio di amministrazione riunitosi ieri. Il nostro operato è sempre stato trasparente".

L'ex presidente SIAS aggiunge: "Mi auguro che la revoca non crei discontinuità nelle trattative in corso, in particolare per quanto riguarda il contributo della Regione per mantenere il GP d'Italia a Monza”.

Eh già, i soldi sono un altro capitolo della vicenda che andrà chiarito. Roberto Maroni è ancora disposto a metterci il contributo della Regione Lombardia che ha promesso a Ecclestone nel recente incontro di Milano, dopo che non è stato riservato un posto nel consiglio della SIAS ad un esponente della Lega? La partita è ancora tutta aperta. Chi farà la prossima mossa sullo scacchiere?

 

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