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Montezemolo allontana Vettel dalla Ferrari

"Non voglio due galli nel pollaio" ha spiegato. Domani intanto incontra Massa per rinnovare per il 2013

Sono bastate poche ore per veder arrivare la smentita alla notizia lanciata dalla BBC secondo cui Sebastian Vettel avrebbe già firmato un contratto con la Ferrari per la stagione 2014, condizionato però al rendimento della squadra del Cavallino nel prossimo campionato. A negare questa possibilità è stato il presidente Luca Cordero di Montezemolo, che sull'argomento è stato piuttosto categorico in un'intervista concessa a Radio Anch'io Sport: "In questi venti anni ho sempre detto che non voglio due galli nel pollaio, non voglio problemi e rivalità, non mi piacciono e creano squilibri e tensioni in squadra. In questo momento poi quello dei piloti è l'ultimo dei nostri problemi". E dalla Red Bull si parlava anche di un possibile arrivo di Adrian Newey, ma anche questa ipotesi al momento è stata respinta: "E' bravissimo ma ho una grande fiducia nei nostri tecnici. Abbiamo vinto nove titoli negli ultimi dodici anni e con tutto il rispetto che ho per Newey sappiamo vincere anche senza Newey. C'é un regolamento che esalta l'aerodinamica e in questo ha forse una cultura superiore. E' una cosa che a me non piace perché dà all'aerodinamica un grande ruolo rispetto ala competitività della macchina, mentre noi abbiamo una cultura legata alla meccanica e al telaio". Restando su argomenti più vicini, ma legati sempre al mercato piloti, domani il presidente incontrerà Felipe Massa e molto probabilmente metteranno nero su bianco il suo rinnovo: "Non ci sono dubbi che a meta' stagione era impensabile riconfermare Massa, adesso ci sta dando quello che aspettiamo, martedì parleremo e poi prenderemo una decisione". Parlando di attualità, ovviamente c'è rammarico per aver perso la leadership del Mondiale, ma c'è anche tanta voglia di reagire: "Sono molto dispiaciuto che alla sosta estiva eravamo con quasi 50 punti di vantaggio e ora ci troviamo così. La speranza c'é ma non basta, c'é il lavoro, quei 50 punti che abbiamo perso hanno delle motivazioni. Almeno 30 punti li abbiamo perché Alonso è stato speronato a Spa e in Giappone; poi per gran parte della stagione abbiamo avuto un supporto molto limitato da Massa. Infine come terzo motivo fino a due gare fa si parlò del fenomeno McLaren e ora la Red Bull è più veloce di noi. Dobbiamo migliorare di due decimi. Sono fiducioso che ce la giocheremo fino alla fine, la Ferrari non si arrende mai".

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