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Minardi Day: Gian Carlo il (quasi) 70enne più veloce con la M192 a Imola!

Dopo non essere riuscito a partire ieri, Gian Carlo Minardi si è rifatto oggi guidando la M192 - Lamborghini con le gomme slick sulla pista umida. Il giro record (forse il più lento all'Enzo e Dino Ferrari con una F.1) entra nella storia del Minardi Day.

Gian Carlo Minardi sulla M192-Lamborghini

Gian Carlo Minardi sulla M192-Lamborghini

Franco Nugnes

Max Gazzè, Gian Carlo Minardi e Luca Badoer
Frits Van Eerd, Gian Carlo Minardi e Gaston Mazzacane
Gian Carlo Minardi sulla M192-Lamborghini
Gian Carlo Minardi sulla M192-Lamborghini
Giancarlo Minardi sulla M192
Gian Carlo Minardi sulla M192-Lamborghini
Gian Carlo Minardi sulla M192-Lamborghini
Gian Carlo Minardi sulla M192-Lamborghini
Alcuni piloti Minardi presenti domenica mattina a Imola
Fotografi
Minardi M192L
Minardi M192L

 

 

Non essere riuscito a girare ieri, non gli era piaciuto proprio. Nel momento in cui ha accettato la sfida che gli era stata lanciata dal collezionista olandese Fritz Van Eerd che di Minardi all'Enzo e Dino Ferrari ne ha portate quattro, non poteva certo arrendersi, anche alla soglia dei 70 anni.

Gian Carlo Minardi non aveva mai guidato una sua monoposto di F.1 quando era patron della scuderia faentina (1985-2005) e non pensava che sarebbe mai più accaduto ("a dire la verità ci avevo pensato più di una volta - ha ammesso scherzando - ma quando ho razionalizzato che in caso di danni avrei pagato io, ho sempre lasciato perdere..."), ma questa volta non voleva chiudere l'Historic Minardi Day con una delusione.

"Ieri hanno voluto farmi partire in seconda marcia - rivela MInardi - ed ero senza scarpe perché quelle che avevo indossato mi facevano schiacchiare due piloti insieme e non sarei stato in grado di guidare. Oggi ho preteso di scattare alla mia maniera e tutto è andato bene...". Sta di fatto che sabato mattina, nalla prima sessione di prove dedicata alle Formula 1, la M192 spinta dal V12 Lamborghini non ne voleva sapere di andare in moto nemmeno a spinta e la pioggia successiva aveva consigliato che non se ne facesse niente.

Questa mattina, invece, Gian Carlo Minardi ha indossato di nuovo casco, tuta (e anche le scarpe!) per muoversi con la M192 senza esitazioni, per quanto l'asfalto della pista fosse ancora bagnato per il diluvio che si è abbattuto nella notte su Imola. Il patron faentino si è mosso guardingo cercando di non fare pattinare il treno di gomme slick che ancora aveva gli adesivi sul battistrada tanto era nuovo. 

I meccanici Minardi hanno accompagnato lo start con una robusta spinta e Gian Carlo si è mosso nella pit lane mentre si è alzato un applauso che ha coperto il rombo del 12 cilindri Lamborghini. La corsia dei box l'ha percorsa in prima, salutando chi gli voleva mostrare il suo supporto. Poi l'allungo verso il Tamburello: "Non ho avuto un aumento del battito cardiaco - racconta Gian Carlo - ho cercato di prenderla con calma. Andando verso la Villeneuve ho sentito una strana reazione come se si stesse staccando una ruota posteriore: in realtà era tutto in ordine, ma il differenziale probabilmente era troppo chiuso e con il fondo bagnato ha avuto delle reazioni un po' brutali".

Nella salita della Tosa ha infilato quattro marce in una bella progressione: "Il motore Lamborghini è di una elasticità incredibile - prosegue Minardi - sicomme la pista era ancora umida ho preferito non prendere rischi, ma l'emozione era fortissima".

Poi se l'è presa comoda per essere sicuro di tornare nei box: "Credo di avere siglato un record: sono certamente il pilota che ha girato più piano per percorrere un giro con una Formula 1, ma ho anche quasi 70 anni!".

Poi suona la sirena all'ingresso della corsia dei box che annuncia l'arrivo della M192: Gian Carlo chiude il suo giro nell'ovazione del pubblico che non ha tenuto il brutto tempo perché voleva esserci. Il secondo Historc Minardi Day verrà ricordato per questo giro di pista di Minardi. Chapeau...

 

 

 

 

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