Mick Schumacher: "Mi sono goduto la Ferrari in questa giornata pazzesca!"
Non ha commesso errori e ha completato il piano di lavoro che la Scuderia aveva preparato per Mick Schumacher. Il giovane tedesco è rimasto inebriato dalla SF90: "Non immaginavo così tanta potenza, ma mi sono sentito a mio agio, perché c’è molto potenziale nella Rossa"
Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images
Era tutto pronto, programmato, iper-annunciato. La notizia che Mick Schumacher il 2 aprile avrebbe provato la Ferrari sul circuito di Al Sakhir in Bahrain ha fatto il giro del mondo ravvivando il ricordo di Michael e innescando la curiosità sul figlio ventenne.
Ma per quanto fosse tutto pianificato, stabilito ed organizzato, quando Mick e sbucato nel box della Ferrari in tuta rossa c’è stato un momento di silenzio, figlio di una forte emozione. Sulla tuta rossa solo un ‘Mick’, che basta e avanza: i figli d’arte non hanno bisogno di farsi un cognome.
Poi, come è legge nel motorsport, la parola è passata alla pista. Emozioni finite? Neanche per sogno, perché i quindici minuti in cui in cima al monitor dei tempi si leggeva M. Schumacher non sono stati certo indifferenti.
Emozioni atto terzo: la conferenza stampa tenuta da Mick al termine della giornata. Un tuffo nell’entusiasmo di un ventenne, che faticava a trovare le parole per descrivere l’emozione di aver guidato una Formula 1, ricorrendo ad una gestualità quasi italiana. Un bel finale di una giornata densa di emozioni che ha contagiato tutti. E domani nel suo programma c’è l’Alfa Romeo...
Congratulazioni Mick. Oggi abbiamo visto uno Schumacher tornare in alto in una classifica di Formula 1. Che emozioni hai provato?
“Davvero belle, mi sentivo già come a casa, può sembrare strano ma tutto è stato molto familiare. La prima cosa che mi ha colpito è stata vedere tutti quei meccanici che lavoravano intorno alla macchina”.
Hai disputato la Race of Champions con Vettel, ti ha dato qualche consiglio?
“È stato molto utile, ci siamo parlati ed ogni suo consiglio è sempre stato prezioso. Cercherò di usarli e continuerò a farlo ogni volta che ne avrò occasione”.
Alonso sostiene che quando arriva una chiamata per la Formula 1 non si può dire di no. Ti senti pronto?
“Ho appena iniziato il mio primo anno in Formula 2, vedremo come andrà. Voglio arrivare in F1 come pilota completo, essere il più preparato possibile, e sarà il tempo a dire se accadrà il prossimo anno o più tardi. Sto facendo un passo alla volta”.
I piloti ricordano il primo giorno alla guida di una monoposto di Formula 1 come uno dei più speciali della loro carriera...
“È stato stupefacente, la sensazione che ho provato la prima volta che ho accelerato è stata…pazzesca. Non immaginavo così tanta potenza, ma devo anche dire che mi sono sentito a mio agio, perché c’è così tanto potenziale nella macchina".
"È difficile da descrivere la velocità che si può portare in curva, così come la trazione, e sono sicuro che c’è ancora molto altro che posso scoprire. E poi la frenata: ti sembra di aver staccato al limite e scopri che puoi andare oltre, ogni giro ti sposti più avanti e vedi che ce n'è ancora… è davvero pazzesco!”.
Credi che queste prove possano servirti anche per la tua stagione in Formula 2?
“Sicuramente, ma la Formula 1 è ovviamente più complessa. Parlare con gli ingegneri è stato di grande aiuto, ho imparato così tanto in un solo giorno da poter essere certo che qualcosa mi sarà utile anche in Formula 2”.
La pioggia non ha aiutato, ma hai comunque completato simulazioni di gara e qualifica...
“La pioggia ha complicato un po' le cose, ma fa parte del gioco. Sono comunque riuscito a fare una discreta quantità di giri e mi sono sentito abbastanza bene in macchina, in ogni condizione”.
Possiamo considerare questo giorno come un primo obiettivo della tua carriera?
“Ho sempre sognato la Formula 1 per il piacere di guidare queste monoposto, e mi sono goduto questi test al 110 per cento, davvero. E credo possiate vedere quanto sto sorridendo, non posso proprio nascondere quanto mi sia piaciuto, specialmente quegli ultimi giri a massima potenza… è stato semplicemente fantastico, una sensazione completa, davvero. È stato semplicemente fantastico”.
Il tuo esordio ha visto una grande attenzione mediatica. È stato un problema o un aspetto che ti è indifferente?
“Sono stato sempre concentrato sul lavoro che dovevo fare, e ho cercato di godermi la giornata. Nessun problema”.
Che feeling hai avuto alla guida: puro piacere di guida o serve sempre rispettare la macchina?
“Ho sempre creduto che ci voglia rispetto. Se lo perdi rischi di metterti nei guai, e quando hai più di mille cavalli e percorri le curve alle velocità che permettono queste monoposto non c’è da scherzare”.
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