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Mick Schumacher: dopo 4 gare se la gioca già con la Williams

Il tedesco della Haas in queste prime quattro gare ha mostrato progressi evidenti e dopo aver annientato il suo compagno di team Mazepin è già riuscito a mettere sotto pressione in più di una occasione Latifi.

Mick Schumacher, Haas VF-21

Mick Schumacher, Haas VF-21

Jerry Andre / Motorsport Images

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Quattro gare ed una crescita costante e convincente. Sono bastati questi primi appuntamenti stagionali a Mick Schumacher per mettere a tacere gli scettici e tutti coloro che hanno sempre pensato che il suo passaggio in Formula 1 fosse stato agevolato principalmente per via di quel cognome pesante e non per quanto fatto in pista nelle categorie propedeutiche.

Mick, invece, ha dimostrato con i fatti di meritare la presenza in griglia. In soli quattro appuntamenti è stato autore di una crescita notevole nelle prestazioni nonostante una vettura, la Haas VF-21, identica alla monoposto schierata dal team statunitense nel 2020 ma penalizzata dalle nuove regole aerodinamiche che l’hanno ancora meno competitiva.

Qualche fisiologico errore c’è stato, come è logico attendersi da un debuttante, ma i progressi compiuti in qualifica ed in gara hanno sorpreso anche gli stessi uomini del team battente bandiera americana.

Mazepin annientato

Con una monoposto che definire la Cenerentola del gruppo è un eufemismo, l’unico obiettivo possibile per il tedesco in questa stagione è quello di accumulare esperienza, portare la vettura integra ai box e tenere testa al suo compagno di team. Sino ad ora Mick ha superato le aspettative, seppur con qualche sbavatura.

Nel  primo weekend della stagione, disputato su quel tracciato del Bahrain già palcoscenico dei test di F1, Mick ha ottenuto il diciannovesimo tempo in qualifica in 1’32’’449 ed ha rifilato un gap di ben 8 decimi al suo compagno di squadra, Nikita Mazepin, autore del crono di 1’33’’273.

In gara il duello con il russo si è concluso già al primo giro quando Mazepin, con gomme ancora fredde, ha accelerato troppo presto in uscita di Curva 2 per poi andare a distruggere la vettura contro le barriere e mettere così fine alla sua prima corsa in Formula 1 dopo poche centinaia di metri.

Mick, invece, ha sbagliato alla ripartenza dopo l’ingresso ai box della safety car. Con gomme non in temperatura, ha perso la vettura in testacoda nello stesso punto del russo senza, però, riportare seri danni.

Mick Schumacher, Haas VF-21, passa mentre i commissari rimuovono l'auto danneggiata di Nikita Mazepin, Haas VF-21

Mick Schumacher, Haas VF-21, passa mentre i commissari rimuovono l'auto danneggiata di Nikita Mazepin, Haas VF-21

Photo by: Jerry Andre / Motorsport Images

Ripresa la via della pista il tedesco è poi transitato sotto la bandiera a scacchi in ultima posizione a 18 secondi di distanza da un Sebastian Vettel in crisi con la Aston Martin.

Ad Imola Schumacher ha vissuto un weekend di luci ed ombre. In qualifica, ancora una volta, ha chiuso davanti a Mazepin con il diciottesimo tempo in 1’16’’279 rifilando un gap di mezzo secondo al russo, mentre in gara ha compiuto un errore grave.

L’asfalto reso insidioso dalla pioggia caduta poco prima del via ha tratto in inganno il tedesco mentre il gruppo transitava dietro la safety car. Nel tentativo di mandare in temperatura la gomme full wet, Mick ha perso il controllo in pieno rettilineo andando a sbattere contro il muretto per poi distruggere l’ala anteriore.

Schumacher è così stato costretto a tornare ai box per cambiare il muso, ma questo non gli ha impedito, ancora una volta, di chiudere davanti a Mazepin in gara infliggendo al russo un distacco di oltre 1 minuto.

A Portimao Mick alza l’asticella

Il vero e proprio salto di qualità, però, Mick Schumacher l’ha compiuto in Portogallo. Su una pista entrata nel calendario della Formula 1 soltanto lo scorso anno, il pilota della Haas non solo ha nuovamente vinto il duello in qualifica con Mazepin, relegando il russo in ultima posizione con un vantaggio di 460 millesimi, ma è riuscito anche ad avvicinare le prestazioni di Latifi al volante di una Williams che certamente non vale la VF-21.

Schumacher, infatti, ha chiuso la Q1 con un gap dal canadese di soli 167 millesimi ed in gara, nelle battute finali, si è anche tolto lo sfizio di chiudere davanti a Latifi dopo averlo pressato per parecchi giri sino ad indurlo in errore.

Nicholas Latifi, Williams FW43B, Mick Schumacher, Haas VF-21

Nicholas Latifi, Williams FW43B, Mick Schumacher, Haas VF-21

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

Anche in questo caso il duello interno con Mazepin è stato vinto da Mick autore di una sosta in meno rispetto al compagno di squadra e transitato sotto la bandiera a scacchi con 1 minuto di vantaggio sul russo.

“E’ stata una gara impegnativa. Essere costretti a seguire le altre vetture ha reso problematica la gestione delle gomme, ma alla fine sono riuscito ad indurre in errore la Williams ed a guidare con aria pulita. Se fossi riuscito a superare Latifi prima penso che avrei potuto lottare anche con George Russell” ha dichiarato un Mick soddisfatto e sempre più ambizioso a fine gran premio.

Latifi il nuovo obiettivo

In Spagna Schumacher ha compiuto un ulteriore passo in avanti, questa volta in qualifica. Sul giro secco il tedesco è riuscito a piazzare la propria Haas in penultima fila, firmando il diciottesimo crono in 1’19’’117 e riuscendo incredibilmente a mettere alle proprie spalle Latifi con un margine di 1 decimo.

“Siamo davvero felici, è stata una delle nostre migliori qualifiche e siamo riusciti a piazzare la macchina dove volevamo. Abbiamo effettuato un grande cambiamento tra il venerdì ed il sabato e sento che sia io che il team abbiamo fatto tutto correttamente per portare la vettura a questo risultato”.

“Le previsioni dicevano che saremmo stati dietro alle Williams, ed invece siamo davanti ad una delle loro vetture”.

Il tempo ottenuto da Schumacher fa ancora più specie se paragonato a quanto fatto da Kimi Raikkonen. Il campione del mondo 2007, al volante di una Alfa Romeo Sauber decisamente più performante della Haas, al sabato ha chiuso davanti al tedesco per soli 2 decimi.

Mick Schumacher, Haas VF-21, Nicholas Latifi, Williams FW43B

Mick Schumacher, Haas VF-21, Nicholas Latifi, Williams FW43B

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

In gara, ancora una volta, il confronto con Mazepin è stato vinto agevolmente da Mick. Il russo, questa volta, è transitato sotto la bandiera a scacchi con un ritardo inferiore al minuto (49 secondi, per la precisione ndr.), mentre il duello con Latifi è stato vinto questa volta dal canadese, complice una Haas VF-21 in difficoltà con le Pirelli.

“Poteva andare meglio, ma sapevamo che sarebbe stata una gara difficile. La mia partenza non è stata eccezionale, ma ho fatto un buon giro iniziale e di questo possiamo essere soddisfatti. Purtroppo non siamo stati a nostro agio con le gomme posteriori ed abbiamo sofferto con le C3”.

Quanto messo in mostra da Schumacher in questo inizio di stagione non può passare sotto traccia. Il tedesco sta guidando bene, sbaglia poco e dimostra ad ogni weekend di capire sempre meglio la vettura. Il confronto col compagno di squadra, poi, è impietoso sia nei tempi che nel comportamento in pista, con il russo che in ogni weekend ha sempre fatto imbufalire gli altri piloti.

Forse quel cognome stampato a caratteri cubitali sulla tuta gli avrà reso più agevole la strada per arrivare in Formula 1, ma Mick sta dimostrando con i fatti di meritare un sedile e di non aver rubato niente sino ad ora.

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