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Michielin canta l'inno a Monza: "La F.1 è una passione nata in famiglia"

La cantante veneta che ha vinto la quinta edizione di X Factor è molto appassionata e competente: "Ho fatto un giro guidando la safety car e ho ritrovato nella realtà quello che avevo provato alla playstation. Seguo i GP da quando ero bambina...".

Francesca Michielin

Foto di: Franco Nugnes

Marc Gene, Ferrari and Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Fernando Alonso, McLaren MCL32, sits in his cockpit
Fernando Alonso, McLaren MCL32
Autodromo Nazionale Monza logo

Una faccia acqua e sapone. Tipica dei suoi 22 anni. Cantautrice e polistrumentista veneta che si è affermata vincendo la quinta edizione di X Factor. L’anno scorso si è classificata seconda al Festival di Sanremo: Francesca Michielin è una delle nuove realtà della musica italiana e si è meritata l’onore di cantare l’inno di Mameli sulla griglia di partenza del GP d’Italia…

“Questa è un’emozione particolare, forse una delle più forti che ho provato nella mia vita. Amo la musica, ma la mia grande passione è la Formula 1, per cui sto unendo due cose importanti della mia esistenza nel GP d’Italia che per me è il… Gran Premio”.

Avevi già frequentato la Formula 1?
“Ero già stata al Red Bull Ring quest’anno e in precedenza ero venuta a vedere delle prove qui a Monza quindi sono perfettamente consapevole di cosa rappresenti il “tempio della velocità” nel mondo dell’automobilismo. Anzi posso aggiungere che è una pista che conosco molto bene perché gioco alla playstation ed è il mio tracciato preferito. Adoro questo luogo e mi sento fortunata di cantare l’inno italiano prima della gara in questo magico contesto”.

Chi ti ha chiamata?
“Sono stata invitata dall’ACI ed è stato un onore accettare. E ho trovato divertente per me ri-arrangiare l’inno visto che lo canterò accompagnata dal timpano: ho scelto un taglio particolare perché dovrà durare solo un minuto visto che poi transiteranno le frecce tricolori. Devo dire che è stato molto interessante anche come esperimento musicale cimentarmi con l’inno…”.

Vulcano è l’ultimo brano uscito in luglio che precede il disco che uscirà in novembre…
“V come Vulcano: quindi velocità, poi Vettel e a quel punto ci può stare anche la possibile vittoria. Io sono ferrarista. Sono tifosa e mi auguro che la squadra di Maranello porti a casa il titolo mondale perché se lo merita”.

E chi stimi come pilota?
“Ho una passione per Fernando Alonso, per quello che rappresenta non solo come campione, ma anche come uomo perché ha un grande carisma.

Lo segui dai tempi in cui era in Rosso?
“No, ancora prima, mi aveva già colpito ai tempi della Renault, quando ero ancora molto piccola”.

Mostri una passione per la F.1 profonda, ma come è nata?
“Mio papà è un grande appassionato e andava a vedere i GP a Silverstone, Monte Carlo e all’Estoril quando in calendario c’era ancora il GP del Portogallo. E da grande tifoso ha cresciuto me e mio fratello guardando i GP in tv quasi fosse un rito di famiglia. Se alla domenica c’era la F.1 prima mangiavamo e poi ci guardavamo la corsa tutti insieme. E poi ci portava a casa le riviste specializzate per cui sapevo a memoria i colori delle macchine e dei caschi dei piloti. Insomma la F.1 è proprio una passione di famiglia”.

Hai 22 anni: sei giovanissima per cui potresti anche iniziare a partecipare a qualche gara…
“Non lo nascondo che è il mio sogno. Ho avuto il privilegio di guidare la safety car nei giorni scorsi e fare un giro di pista con Peter Zanchi. È stata una sensazione pazzesca perché il circuito lo conoscevo, ma solo virtualmente. Lo conoscevo già a memoria, ma guidare nella realtà è stato fantastico: arrivare alle staccate delle Varianti è davvero pazzesco. Penso che sia stata una delle cose più forti che ho provato finora”.

Cosa ti attrae della Formula 1?
“Mi piace tanto, perché è molto particolare. Oltre all’aspetto competitivo, mi piace seguire il progresso tecnologico, le strategie, l’innovazione. È un mondo affascinante: non ti nascondo che nel prossimo disco che uscirà a novembre ci sono dei riferimenti che parlano di come io vivo la Formula 1. È un qualcosa che va oltre lo sport perché è la cosa che mi terrà sempre legata a mio papà. È un elemento speciale per me, perché ha legato la mia famiglia”.

E cantare l’inno…
“Sarà qualcosa di unico. Ieri mentre facevo le prove ero proprio consapevole di questo e non nego che mi è mancato il fiato un paio di volte e mi batteva forte il cuore perché non è come andare a fare un concerto, giocando la partita in casa, su un campo professionale che conosco e nel quale mi sento a mio agio. In questo caso c’è un qualcosa di più, perché all’aspetto puramente professionale si aggiunge quello sentimentale, per cui sarà più difficile del solito se ci si lascia prendere dalle emozioni. Ma sarà bellissimo…”.

 

 

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