Mercedes: Vowles rivela come Hamilton ha costruito un successo storico
Lo stratega della Mercedes racconta che Lewis è stato perfetto nell'allungare il primo stint con le gomme soft: l'inglese poi ha beneficiato delle azzeccate previsioni meteo che hanno consigliato il team di Brackley a montare la mescola ultrasoft.
Foto di: Andrew Hone / Motorsport Images
Il responsabile delle strategie Mercedes, James Vowles, nella prima metà della stagione 2018 ha vissuto momenti di tensione, a causa di decisioni che hanno comportato la perdita di diversi punti nella classifica generale del team campione del Mondo. Ma domenica scorsa ad Hockenheim il muretto della Mercedes è stato impeccabile, mettendo Lewis Hamilton nelle condizioni di poter completare vittoriosamente una rimonta decisamente imprevedibile.
A due giorni di distanza dalla doppietta tedesca, Vowles ha raccontato i retroscena di una corsa non certo noiosa per chi ha dovuto prendere decisioni strategiche in pochi secondi.
La decisione di tenere Lewis in pista molto a lungo nel primo stint era stata pianificata prima del via o è stata una conseguenza della minaccia di pioggia arrivata nella seconda parte di gara?
“Abbiamo deciso di montare al via un set di soft per cercare di allungare il più possibile il primo stint, e alla fine Lewis è il pilota che ha percorso più giri dalla partenza alla sosta. Durante la prima parte di gara abbiamo parlato continuamente con lui, monitorando lo stato delle gomme e regolandosi di conseguenza sul ritmo da tenere".
"Sapevamo che c'era una possibilità di pioggia, ma eravamo convinti che sarebbe stata molto leggera, ed in quelle condizioni montare una ultrasoft nuova è un bel vantaggio rispetto ad una soft usata. Quando ci siamo fermati eravamo 25 secondi alle spalle di Vettel, ma Lewis è riuscito a risalire fino a 11 secondi, guadagnandone 14, e questo lo ha messo nella posizione di poter provare a vincere la gara”.
Cosa vi ha resi sicuri che l’ultrasoft sarebbe stata la gomma migliore da montare a Lewis nel secondo stint?
“Non erano condizioni da intermedie o full-wet, e se si decide di restare in pista con gomme da asciutto, a quel punto la mescola più adatta è indubbiamente l’ultrasoft, che garantisce più grip. Quindi è stata una decisione semplice da prendere”.
Eravate certi che la pioggia sarebbe arrivata solo in una parte della pista?
“Insieme al nostro esperto meteorologo abbiamo monitorato continuamente tutti i sistemi disponibili per capire dove stesse piovendo, ipotizzando anche come si sarebbe mossa la perturbazione. Alla fine sono state informazioni di inestimabile valore nell’economia della corsa, la pioggia è arrivata alla curva 6, come previsto, e ci siamo attenuti alle nostre informazioni, secondo le quali le gocce d’acqua sarebbero cadute solo su una parte della pista”.
Quando e perché avete deciso di non montare gomme da bagnato?
“Sapevamo che le condizioni erano molto difficili in pista, sia per Valtteri che per Lewis. Ad un certo punto Leclerc si è girato e Vettel ha commesso un errore, penso che in quel momento le condizioni fossero da intermedie, intendo i giri 51 e 52. Ma sapevamo che la pioggia era in calo, e per massimizzare il beneficio bisognava restare in pista con le slick".
"Non è stata una scelta semplice, perché ad esempio nel giro 46 c’erano in pista monoposto con gomme medie, soft, ultrasoft, intermedie e full-wet! Sia Valtteri che Lewis hanno fatto un lavoro incredibile, hanno gestito la monoposto in un momento difficile ed è stato grazie a questo che è arrivata una fantastica doppietta”.
Quando avete richiamato ai box Bottas in regime di safety car c’è stata parecchia confusione sulla specifica di gomme da scegliere. Cosa è accaduto in quel frangente?
“Abbiamo avuto pochissimo tempo per decidere che gomme montare a Valtteri. C’è stato un errore di comunicazione sulla mescola da montare, sapevamo che le ultrasoft sarebbero state le gomme giuste in quelle condizioni, ma nella concitazione della chiamata (subito dopo l’ingresso in pista delle safety car) c’è stato un momento in cui sono state considerate anche le intermedie. Ma ai box hanno fatto un ottimo lavoro, hanno mantenuto la calma e abbiamo perso poco tempo”.
In quei momenti abbiamo sentito anche una comunicazione via-radio con Lewis molto concitata…
“Nel giro 52 Valtteri era alla curva 15 quando è entrata in pista la Safety Car, cioè circa due secondi e mezzo prima che arrivasse all’ingresso della pit-lane, e l’abbiamo chiamato. Con Lewis avevamo solo qualche secondo in più di tempo per pensare a cosa fare, e coordinare due piloti in un lasso di tempo così ridotto non è semplice".
"C’era un'enorme quantità di traffico via-radio, forse anche eccessivo, e ciò ha determinato un errore di comunicazione con Lewis. Ha capito che avrebbe dovuto tornare in pista e ed è rimasto fuori passando sull’erba. È stato molto fortunato, visti i problemi che abbiamo avuto con le gomme di Valtteri al pit-stop. È transitato in testa, e teoricamente avremmo potuto fermarlo il giro dopo, come è accaduto con Kimi, ma abbiamo deciso di tenerlo fuori, era la migliore possibilità per permettergli di vincere la gara, e ha funzionato”.
Quale risultato avevate ipotizzato per Lewis se si fosse confermata una gara lineare senza pioggia e safety car?
“Prima della corsa abbiamo parlato con Lewis analizzando tutte le varie opzioni a sua disposizione. È stato subito chiaro che avrebbe dovuto lottare molto nel traffico, ma in 14 giri era già in condizioni di pista libera, ha svolto un lavoro fantastico. Poi sapevamo che per avere maggiori possibilità di tornare in lotta per posizioni importanti avrebbe dovuto allungare il più possibile il primo stint con le soft, perché gli avversari avrebbero potuto avere problemi di degrado ed essere costretti a cambiare la strategia con una seconda sosta, ed ancora una volta Lewis è stato eccezionale, arrivando fino al giro 42".
"A quel punto abbiamo potuto montare le ultrasoft, sapendo che avrebbe concluso la corsa senza problemi. Nel meeting pre-gara avevamo ipotizzato una quinta posizione, per andare oltre sapevamo che sarebbe stata necessaria una safety car, ma già prima dell’arrivo della pioggia Lewis era in lotta per il quarto posto, e forse anche il terzo, perché il suo ritmo era davvero veloce. Quando poi è arrivata la pioggia abbiamo colto la chance, ed è arrivata una fantastica vittoria”.
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