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Mercedes: trovate le condizioni ideali per esaltare un super Hamilton

La pioggia ha spazzato via i problemi della W08 che erano emersi in qualifica e il crash delle Ferrari con Verstappen ha facilitato il compito. Ricciardo non è stato mai in grado di mettere in discussone la settima vittoria stagionale di Lewis.

Il vincitore della gara Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, festeggia nel parco chiuso

Il vincitore della gara Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, festeggia nel parco chiuso

Glenn Dunbar / Motorsport Images

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08
Podio: il vincitore della gara Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1
La Safety Car precede Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08
Podio: il vincitore della gara Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, il secondo classificato Daniel Ricciardo, Red Bull Racing, il terzo classificato Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08, Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB13
Podio: il vincitore della gara Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08, pit stop
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 surfa sulla folla dopo la vittoria del GP di Singapore
Il vincitore della gara  Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08, Nico Hulkenberg, Renault Sport F1 Team RS17, in pit lane

“Posso immaginare il disappunto che stanno provando gli uomini della Ferrari, ci sono passato anche io a Barcellona lo scorso anno”. Toto Wolff ricorda bene il duello harakiri tra Rosberg ed Hamilton sul circuito di Catalunya, ma nella nottata di Singapore l’aria nel box Mercedes è ben diversa.

Non è arrivata la doppietta, ma l’1-3 ottenuto a Marina Bay ha un peso specifico enorme nell’economia del Mondiale 2017. La Mercedes a Singapore si era preparata ad una corsa di sofferenza, anche se le prime avvisaglie di una serata che avrebbe potuto essere migliore del previsto sono iniziate ad arrivare già prima del via, quando è arrivata la pioggia.

In condizioni normali Hamilton e Bottas erano pronti a limitare i danni, e la prospettiva era quella di una quinta ed una sesta posizione da mettere in archivio in vista di piste più amiche dell’indigesto toboga di Singapore.

Invece tutto è cambiato in un attimo, il tempo di vedere le Rosse e Verstappen eliminarsi a vicenda ed Hamilton capace di scavalcare Ricciardo di slancio all’esterno. Nessuno poteva immaginare nei primissimi metri che quel soprasso sarebbe stato il momento clou al fine dell’assegnazione della vittoria, ma di fatto è stato cosi.

Ritrovatosi in testa con pista libera davanti a sé, Hamilton ha sfoggiato il miglior Hamilton, sul suo terreno ideale: asfalto insidioso, gomme intermedie, pista cittadina. Ricciardo ha lamentato nella seconda parte di gara un problema di upshift, che indubbiamente non lo ha aiutato quando è passato alle slick, ma nelle prime fasi di gara non c’è comunque stata storia.
“Con temperature basse e pista non gommata – ha poi spiegato Wolff – abbiamo trovato le condizioni migliori per la nostra monoposto, decisamente più favorevoli rispetto a quelle che abbiamo avuto in qualifica. E poi Lewis ci ha messo del suo. Di certo non ci aspettavamo un risultato simile”.

Un'analisi sufficiente per spiegare l’improvvisa superiorità emersa sulla Red Bull, ma probabilmente combinata a delle indicazioni troppe ottimistiche arrivate dai long-run di Verstappen e Ricciardo completati venerdì, con carichi di benzina inferiori rispetto a Mercedes e Ferrari.

La superiorità di Hamilton non ha comunque tranquillizzato del tutto il box Mercedes, visto che quando la direzione gara ha congelato la corsa con l’ingresso della prima safety-car, ha deciso di tenere in pista Lewis senza cambiare gomme.
“Eravamo certi che la Red Bull avrebbe differenziato la nostra strategia – ha confermato Wolff – se ci fossimo fermati loro sarebbero rimasti in pista, e Ricciardo avrebbe preso il comando. Allora siamo rimasti in pista noi, perché qui a Singapore non è l’ideale cedere la prima posizione”.

Ovviamente la Red Bull ha deciso di montare gomme intermedie fresche, ma non è stato sufficiente per permettere a Ricciardo di infastidire Hamilton.

Per il resto il muretto-box del leader della corsa si è solo un po’ allarmato quando dopo la seconda safety-car Lewis ha ripreso la corsa ad un ritmo indiavolato, e gli ingegneri hanno temuto che potesse danneggiare le gomme.

Gli hanno chiesto di rallentare, ma Hamilton ha risposto in modo chiaro:
“Se rallento perdo il ritmo, ed è più pericoloso”, volando verso la settima vittoria stagionale, la terza consecutiva e probabilmente la più preziosa della stagione. Ora da cacciatore Lewis diventa ufficialmente lepre, e non sarà semplice per la Ferrari e Sebastian Vettel riuscire a recuperare quanto perso nella notte di Singapore.

 

 

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