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Mercedes: sulla W09 dove è sparita la potenza in più del motore?

La power unit M09 EQ Power+ non basta per portare le frecce d'argento in pole al sabato e a vincere i GP la domenica. Il motore di Brixworth sembra parzializzato per garantire l'affidabilità. Risente dei vincoli sul consumo di olio?

Loghi sulla monoposto di Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W09

Loghi sulla monoposto di Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W09

Steve Etherington / Motorsport Images

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1
Dettaglio del numero sul cofano motore di Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W09, effettua un pit stop
Il riflesso sulla visiera del casco di uno dei membri della pit crew Mercedes
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H lotta con Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W09 EQ Power+
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W09 EQ Power+ nella drivers parade
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1, si cala nella sua monoposto

Cosa sta succedendo alla Mercedes? Tre GP, zero vittorie. Eppure le frecce d’argento sono in testa al mondiale Costruttori grazie ai piazzamenti. Difficile, quindi, parlare di crisi, ma a Brackley non c’è la tranquillità che si respirava prima dell’avvio del campionato.

Toto W­olff, direttore di Mercedes Motorsport, è stato abile a indirizzare l’attenzione sulle gomme che la W09 non riesce a sfruttare:
“In questo weekend siamo stati la terza forza, troppo lenti in qualifica dietro alle Ferrari ed in gara dietro alle Red Bull. Sul giro singolo non siamo riusciti a riscaldare le gomme, mentre in gara si sono surriscaldate. La finestra di funzionamento per noi è troppo piccola, rimbalziamo dal congelamento al surriscaldamento”.

Dove è finita la Mercedes che nei test invernali a Barcellona macinava chilometri a un passo che sembrava insostenibile per tutti? Alcuni osservatori sostengono che la W09 ha perso la supremazia di motore che, invece, è stata la chiave dei successi dall’inizio dell’era turbo.

Lewis Hamilton aveva parlato di “party mode” in Australia quando aveva rifilato più di sei decimi in qualifica alla Ferrari di Kimi Raikkonen. Nella Q3 di Melbourne era apparso evidente a tutti che, oltre al giro perfetto del quattro volte campione del mondo, c’era stato l’uso dell’ormai mitico “bottone magico”. Ma poi non si è più visto, perché i problemi di surriscaldamento della power unit di Brixworth che si è registrata in gara sulla W09 di Lewis, mentre inseguiva Sebastian Vettel, ha consigliato i tecnici di salvaguardare un motore che deve durare 7 GP.

E da quel momento le cose non sono più andate per il verso giusto: Vettel ha firmato la pole in Bahrain e in Cina, lasciando le Mercedes in retroguardia. Proprio a Shanghai il mezzo secondo che le frecce d’argento si sono prese nel giro secco dalle Rosse in qualifica ha alimentato le voci secondo le quali il 6 cilindri Turbo realizzato a Brixworth da Andy Cowell pare più assetato di benzina.

Valtteri Bottas, forse, si è... aiutato nell'undercut in gara con Sebastian Vettel, ma la mappatura più spinta può essere attivata solo in casi eccezionali come nel giro dopo il pit stop a Shanghai.

Per avere il massimo rendimento del motore M09 EQ Power+ si usano mappature molto magre e l’eccessiva volatilità della benzina portata in Australia avrebbe determinato un anomalo consumo che era andato oltre i parametri previsti: i dati della gara di apertura avrebbero consigliato i motoristi a salvaguardare la tenuta della power unit numero 1.

Un atteggiamento in difesa che non piace ai vertici Mercedes che ci vogliono vedere chiaro. A parole tutti i motoristi avevano detto che le limitazioni al consumo di olio a 0,6 kg per 100 km non avrebbero minimamente impattato sulle prestazioni. I fatti ci hanno dimostrato, invece, che il 6 cilindri di Cowell patisce più degli altri e, forse, la mancanza degli additivi usati nel 2017 ha obbligato alla prudenza anche nella formulazione delle benzine.

Insomma, la Mercedes oltre ai problemi di gestione delle gomme con la W09 si trova con un propulsore che sembra fare meno paura che in passato: del resto anche i team clienti, Force India e Williams, alle prese con monoposto 2018 problematiche non riescono a estrarre dalla power unit quel plus che aiutava a fare la differenza con gli avversari.

È un momento di transizione, ma non aspettiamoci che duri a lungo: come accadde l’anno scorso, la reazione tanto di Brackley (telaio) che di Brixworth (motore) sarà immediata o quasi…

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