Mercedes: e se la coppia Hamilton-Bottas... Scoppia? La chiave sarà Toto Wolff
Se il dominio Mercedes dovesse proseguire in questo dominio di inizio stagione, Hamilton e Bottas potrebbero entrare in conflitto per giocarsi il titolo. Wolff dovrà essere bravo a mantenere gli equilibri per portare a casa gli obiettivi del team.
Il vincitore Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 e Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 festeggiano al Parco Chiuso
Zak Mauger / Motorsport Images
“Non siamo preoccupati. Sappiamo che il passaggio alla prima curva è molto delicato, e in generale il primo giro è sempre cruciale. Ma abbiamo due piloti che si rispettano molto, sia in pista che fuori, e la situazione attuale credo che sia molto diversa rispetto a quella del 2016”. Toto Wolff a Barcellona ha risposto così quando gli è stato chiesto se è preoccupato da uno scenario che inizia ad assomigliare sempre più a quello del 2016, quando Rosberg e Hamilton non esitarono a ricorrere in più occasione ai ferri corti penalizzando il bilancio complessivo della squadra.
Non c’è contesto che acutizza maggiormente un duello tra compagni di squadra che la consapevolezza di ritrovarsi in una situazione di assoluta superiorità tecnica sul resto del gruppo, ed è ciò che si sta confermando gara dopo gara in questo inizio di Mondiale. Se la vittoria finale è un traguardo che si gioca all’interno dello stesso box, la storia della Formula 1 insegna che anche coppie ben rodate spesso sono esplose. Lo scorso anno non era solo un Bottas spento a fare la differenza sul clima all’interno del box, ma anche la necessità di fare gruppo per contrastare una Ferrari ed un Sebastian Vettel agguerriti, minaccia che quest’anno non sembra togliere il sonno agli uomini della Mercedes.
Eppure Wolff si mostra tranquillo, ed i fatti in effetti gli danno ragione, perché finora sia Bottas che Hamilton hanno portato a casa il massimo bottino possibile senza alcuna scaramuccia in pista. Qualche espressione di disappunto a fine gara, ma davvero poca roba rispetto ad altri contesti simili visti in passato. Riavvolgendo il nastro delle cinque gare finora disputate, ed analizzandone le dinamiche, emergono degli aspetti molto chiari su come il tandem Mercedes stia gestendo i Gran Premi.
In qualifica tra Bottas e Hamilton è lotta aperta, nessuna strategia se non quella di spingere al massimo. Diverso è invece il discorso ventiquattr’ore dopo, ed è qui che emerge il possibile motivo che tranquillizza molto Wolff. Il Gran Premio tra i due piloti Mercedes sembra durare lo spazio tra la linea di partenza e l’uscita dalla prima curva, perché di fatto dopo quel momento l’ordine di arrivo sembra essere cosa fatta. Chi transita primo, resta al comando fino alla bandiera a scacchi. È accaduto in Australia e Baku, dove Bottas al via ha sopravanzato Hamilton, ed anche a Barcellona e Cina, dove abbiamo visto il contrario.
Difficile capire se un eventuale (il condizionale è d’obbligo) regola d’ingaggio riguarda la prima curva o il primo giro, poiché finora le due situazioni hanno sempre coinciso. Quando si è trovata in condizioni di 1-2 sin dal via, la Mercedes non ha mai differenziato le strategie, mantenendo una grande linearità anche nelle chiamate per i pit-stop. È il pilota in testa ad entrare per primo in corsia box, a meno che il secondo non sia a rischio undercut da parte di un avversario alle sue spalle. Ma sempre nel rispetto delle posizioni acquisite al via.
Paradossalmente per Hamilton e Bottas la possibilità di piazzare un colpo importante in ottica campionato può arrivare solo quando l’esito della gara è meno scontato del previsto, ovvero se Red Bull o Ferrari sono delle minacce serie per il successo di tappa. In questa circostanza anche la Mercedes potrebbe essere costretta a differenziare strategie o a dar via libera ad uno dei suoi piloti qualora si confermasse più performante del compagno. È quanto abbiamo visto in Bahrain, quando Hamilton ha superato in pista Bottas, ma entrambi in quel momento erano alle spalle delle due Ferrari, quindi via libera a chi ha un ritmo migliore.
Finora nessuno dei due piloti ha accennato a regole d’ingaggio, ma se le gerarchie resteranno quelle viste fino a Barcellona, non è da escludere categoricamente che qualche crepa possa iniziare ad aprirsi anche in un contesto blindato come quello Mercedes. Quello di sorvegliare il rapporto tra Bottas e Hamilton sarà uno dei compiti prioritari di Wolff, un’impresa che si preannuncia non proprio semplice se gli equilibri attuali si confermeranno fino al termine della stagione e, secondo diversi addetti ai lavori, se a ritrovarsi nel ruolo di cacciatore sarà Lewis Hamilton.
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