Mercedes resta in F1 e Hamilton firma fino al 2022
La Casa della Stella non abbandona la F1, a dispetto delle voci messe in giro ad arte, ma aderirà al nuovo Patto della Concordia con Toto Wolff nel ruolo di timoniere. I dubbi saranno sciolti nelle pressime settimana e lo stesso Lewis avrebbe deciso di prolungare l'accordo di un paio di anni.

La Mercedes si appresta a disputare il campionato Mondiale di Formula 1 2020 con la certezza (cementata in sei anni di trionfi) che sarà pronta a difendere il suo primato.
Allo stesso tempo, il team campione del mondo si avvia ad iniziare una stagione molto impegnativa in una situazione non proprio usuale, ovvero con il team principal ed i due piloti in scadenza di contratto.
In un periodo in cui la Formula 1 sta riscrivendo il suo futuro nella lunga e complessa trattativa che le squadre stanno portando avanti con Liberty, l’anomalia Mercedes ha dato il via a speculazioni su un futuro che sull’asse Brackley-Stoccarda non sarebbe per nulla limpido.
Di fatto si tratta di supposizioni senza alcuna base, messe in giro in modo più o meno interessato per alzare polveroni che gettano un’ombra sul futuro della Formula 1.
La Mercedes, che quest’anno festeggia il decennale del suo ritorno nel Circus in prima persona, è intenzionata a restare ancora a lungo in Formula 1, e nei prossimi mesi arriveranno conferme sui piani varati a partire dal 2021.
Ad esclusione di clamorosi colpi si scena, di cui mancano oggi i più piccoli presupposti, Toto Wolff rinnoverà il suo contratto, seguendo a ruota Lewis Hamilton, la cui conferma nel biennio 2021/2022 secondo alcuni addetti ai lavori è già stata definita.
L’avvicendamento alla guida del gruppo Daimler tra Dieter Zetsche e Ola Källenius ha richiesto un po' di tempo, e non è da escludere che il nuovo presidente abbia voluto maturare una sua visione anche sui programmi sportivi Mercedes, Formula 1 per prima.
La situazione attuale è perfetta per la Casa tedesca: la presenza nel Mondiale costa decisamente poco (premi, sponsor e budget-cap riducono al minimo, se non a zero, la partecipazione economica richiesta a Daimler), garantisce un ottimo ritorno in termini di pubblicità, ed in più l’abbinamento tra la produzione ibrida di serie e l’attuale base tecnica della Formula 1 è perfetta per il marketing.
Il tema ibrido è molto caro alla Mercedes. Il futuro (molto probabilmente, ma non certamente) sarà elettrico, ma ci vorranno ancora molti anni prima di poter assistere ad un full-electric in grado di sorpassare le motorizzazioni ibride nelle vendite.
L’ibrido è il presente e la Mercedes in termini commerciali sfrutta molto la sua immagine in Formula 1 per promuovere la produzione di serie. Il tutto, come detto, ad un costo molto ridotto.
I tempi dei grandi investimenti (2012-2015) sono ormai lontani, oggi la squadra di Formula 1 è un meccanismo efficiente, rodato, e che si appresta a viaggiare a costo zero.
Le nubi sul futuro Mercedes in Formula 1 si diraderanno con l’arrivo delle prime conferme dei nuovi contratti.
Il ‘toto’ (non Wolff) nel paddock dà per certa la sequenza di annunci Hamilton-Wolff, mentre per il secondo pilota (come da tradizione) ci sarà da attendere un po' di più.
Bottas questa volta si metterà sul mercato, anche perché la prossima primavera un mercato ci sarà, ed anche sostanzioso, ma la volata oggi sembra essere a due, ovvero tra Valtteri e George Russell.
Se però si parla di mercato 2021, al di fuori dei super-big nulla può essere dato per certo, considerando il numero e la caratura dei piloti che saranno svincolati.
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