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Mercedes: resta il passo lungo nel 2018 ma studia l'assetto Rake

I tecnici di Brackley hanno deliberato le scelte principali sulla macchina 2018: stando alle indiscrezioni non verrà buttato a mare il know how raggiunto con l'interasse lungo, ma scopriremo dellle interessanti novità anche al posteriore?

Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W08

Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W08

Charles Coates / Motorsport Images

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08
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La grid girl di Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1
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Lewis Hamilton, Mercedes-Benz F1 W08  locks up
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Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08, viene riportato nel garage
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08

La Mercedes ha deliberato le macro-scelte di progetto della monoposto 2018. Il quarto titolo mondiale Costruttori conquistato negli Stati Uniti dopo l’undicesima vittoria della W08 (nove di Hamilton e due di Bottas), in attesa anche del quarto titolo piloti del campione inglese, ha evidenziato che l’inusuale progetto della freccia d’argento a passo lungo si è rivelato vincente.

La squadra di Brackley sta dominando l’era della Formula 1 ibrida da quando è stata lanciata nel 2014 e non ha alcuna intenzione di perdere il vantaggio competitivo che ha acquisito in questi anni.

Sulla stampa tedesca nei giorni scorsi erano apparse delle informazioni sull’opportunità che la Mercedes decidesse di realizzare una monoposto meno estrema della W08, puntando ad un passo meno lungo di quello adottato quest’anno, andando più nella direzione della Ferrari che con la SF70H ha seguito una linea di sviluppo molto diversa.

Stando alle indiscrezioni che ci arrivano dal paddock, invece, la Mercedes non ha alcuna intenzione di ridurre l’interasse (che sulla monoposto 2017 è di 3.760 mm), ma sta valutando l’idea di adottare un assetto Rake, seguendo il concetto che è stato lanciato dalla Red Bull Racing e che è stato poi ripreso da molte altre squadre, Ferrari compresa.

Nel quartier generale di Brackley dove sta lavorando il capo progettista, Aldo Costa, si stanno analizzando i dati della Force India, visto che la VJM10 adotta lo stesso retrotreno della freccia d’argento: oltre alla power unit, la Mercedes fornisce alla squadra di Silverstone anche il cambio.

Andy Green, abilissimo chief designer della Force India, sostiene che la sua monoposto avrebbe potuto estremizzare ancora di più l’assetto Rake (muso picchiato e retrotreno molto sollevato a bassa velocità che si “accuccia” al crescere del carico per ridurre sensibilmente la resistenza all’avanzamento) se non avesse avuto dei limiti dettati dalla trasmissione Mercedes.

La scatola della trasmissione è stata pensata per soddisfare le esigenze della W08 che, al contrario, punta alla massima stabilizzazione della monoposto alla minima altezza da terra con l’intento di sfruttare le maggiori superfici per creare più carico aerodinamico.

Il fatto che la Force India, con un budget di ricerca molto risicato, riesca a essere la quarta forza del mondiale davanti a squadre con molte più risorse, ha fatto accendere un faro a Brackley su alcune soluzioni tecniche adottate sulla VJM10.

L’ambizione di Green è di convincere i tecnici Mercedes a deliberare una scatola del cambio che permetta degli attacchi delle sospensioni utili a esasperare l’assetto Rake, una soluzione della quale potrebbe beneficiare anche la W09.

In realtà a Brackley vogliono sapere quale potrà essere l’utilizzo della sospensione anteriore idraulica, una soluzione che era stata messa a punto l’anno scorso e che è stata accantonata nel 2017 per i vincoli che la FIA aveva fissato per volere di Marcin Budkowski, il capo dei tecnici di F.1 che ha lasciato la Federazione Internazionale per passare alla Renault da aprile.

L’ingegnere polacco, infatti, in una direttiva tecnica emanata nell’inverno aveva vietato qualsiasi forma di accumulo di energia, stroncando l’evoluzione di sistemi capaci ormai di simulare il comportamento delle sospensioni attive.

Paddy Lowe, prima di lasciare la direzione tecnica della Mercedes per la Williams a inizio anno, aveva ammesso candidamente “…che era stata messa a punto una sospensione con ammortizzatori che reagiscono in modo più complesso”.

“Una molla di solito ha un comportamento lineare, mentre noi abbiamo giocato con funzioni più complesse che non sono lineari e ci hanno permesso di deliberare una piattaforma aerodinamica esattamente come la volevamo”.

“Si tratta di una soluzione più difficile da realizzare di quanto non fosse il FRIC, ma in realtà si ottiene lo stesso risultato. La nostra sospensione diventa più complessa di anno in anno".

Ora, con l’uscita di Budkowski dalla FIA, è da vedere se le maglie resteranno strette oppure Charlie Whiting concederà qualcosa in più alle squadre: c’è chi addirittura sostiene che la Mercedes stiamo studiando una soluzione che simula le quattro ruote sterzanti (vietate dal regolamento attuale), usando proprio l’evoluzione della piattaforma in 3D che a Brackley non hanno mai smesso di sviluppare…

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