Mercedes: perché la FIA controlla il riscaldamento dell'olio idraulico?
Secondo le indiscrezioni del paddock sarebbe possibile cambiare l'altezza da terra della sospensione posteriore cambiando la temperatura dell'olio idraulico che comanda il terzo elemento. La Federazione ci vuole vedre chiaro...
Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images
L’olio non ha finito di… bruciare. Se a Baku sarebbe stata la Ferrari a dover rinunciare a usare il lubrificante del motore come additivo del carburante dopo un richiamo ufficiale della FIA, adesso è la Mercedes che deve stare attenta perché sarebbe entrata nel mirino dei commissari tecnici della Federazione Internazionale.
Insomma la sfida Ferrari - Mercedes non si gioca solo in pista nel duello fra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, ma si combatte anche con altri strumenti. Niente viene lasciato al caso e si prova qualunque cosa nel tentativo di vincere.
Il team di Brackley sarebbe tenuto d'occhio perché pre-riscalderebbe nei box il fluido del sistema idraulico della sospensione posteriore in modo tale da poter cambiare l’altezza da terra della W08 e consentire di trovare subito il giusto assetto per sfruttare al meglio le gomme e avere il massimo carico aerodinamico già nel primo giro lanciato.
Chi non dispone di questa opportunità, infatti, deve chiedere al proprio pilota di forzare di più nel giro di ingresso pista, ma questo atteggiamento potrebbe avere effetti poco positivi, invece, sugli pneumatici.
L’olio, con l’aumento di temperatura, tende a espandersi per cui può essere utile a modificare le altezze da terra: chi punta all’assetto Rake, la Red Bull per esempio, può usare questa soluzione per incrementare il sollevamento del retrotreno, mentre la Mercedes, che tende a far viaggiare la sua “portaerei” ad un’altezza il più costante possibile da terra, lavora in un altro modo.
La FIA sarebbe intervenuta con una direttiva tecnica sostenendo che il riscaldamento del fluido dell’impianto idraulico prima di qualifica e gara non sarebbe tollerato perché potrebbe essere interpretato come una variazione tecnica delle monoposto nel parco chiuso.
Da quando il dipartimento tecnico della Federazione Internazionale è diretto dal polacco Marcin Budkowski, la sensazione è che si siano strette le maglie sulle interpretazioni che sono concesse alle squadre, con prese di posizione più restrittive che tendono a ridurre le zone grigie del regolamento.
Le squadre che dispongono di una sospensione posteriore a comando idraulico sono Mercedes, Red Bull Racing, Toro Rosso, Force India e Williams.
Stando ai si dice del paddock la Mercedes sarebbe molto più avanti di altri su questo tema, perché i tubi dell’olio per l’idraulica della sospensione posteriore messi nella scatola della trasmissione sarebbero in prossimità di quelli della lubrificazione del cambio, procedendo ad un riscaldamento per contatto del tutto legale.
L’idea della FIA sarebbe di vietare le sospensioni a controllo idraulico: per ottenere il blocco già nel 2018 sarebbe necessario avere il consenso unanime di tutte le squadre, mentre dal 2019 il provvedimento viene dato quasi per scontato. Altro che sospensioni attive come andava sostenendo qualcuno…
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