Mercedes: perché il supporto aero dello specchietto è legale e quello Ferrari no?
Il terzo supporto dello specchietto W09 è solo aerodinamico e non ha alcuna funzione di sostegno, mentre quello che era montato sull'Halo della Rossa in Spagna è stato vietato, ma la FIA controlla solo quelli sulla protezione della testa. Ma è giusto così?
Mercedes-AMG F1 W09, dettaglio della pancia
Giorgio Piola
Specchio, specchio delle mie brame qual è il più bello del reame? La domanda è stata fatta ai tecnici della FIA e la risposta è stata chiara, chiarissima: il retrovisore Mercedes.
La squadra di Brackley a Spielberg ha portato una mezza macchina nuova con modifiche che hanno riguardato ogni parte della W09. I tecnici diretti da James Allison, in particolare, si sono dedicati alle bocche delle pance, adottando una soluzione aerodinamicamente più efficiente che in qualche modo si richiama al convogliatore di flusso introdotto l’anno scorso sulla Ferrari SF70H da Enrico Cardile e David Sanchez.
In quest’area non è certo sfuggito un particolare: lo specchietto ha mantenuto i due supporti sul telaio, ma nella nuova configurazione ne ha aggiunto un terzo, proprio all’esterno del retrovisore.
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09
Photo by: Steve Etherington / LAT Images
È evidente anche agli occhi dei più sprovveduti che questo terzo elemento non ha alcuna funzione di sostegno, ma è utile soltanto a fini aerodinamici, visto che è stato specificatamente studiato al CFD come parte del deviatore di flusso a ponte, visto che sul lato esterno è stato aggiunto un altro piccolo profilo e insieme orientano il flusso sopra alle pance, verso la parte esterna della fiancata. Questa soluzione riproduce il lavoro svolto dai piccoli generatori di vortice (due file di pinnette da tre elementi svergolati) che si erano visti a Monte Carlo.
Mercedes-AMG F1 W09, dettaglio della pancia
Photo by: Giorgio Piola
Assodato, quindi, che il supporto in questione non deve reggere proprio niente, ci si domanda come mai nel GP di Spagna sia stato subito vietato il sostegno superiore della Ferrari, quando l’attacco dello specchietto è stato spostato sull’Halo.
Ferrari SF71H, specchietto montato sull'Halo al GP di Spagna
Photo by: Giorgio Piola
La squadra del Cavallino è stata l’unica a cogliere quella opportunità per migliorare la visibilità posteriore dei piloti (Vettel in Francia è stato sottoposto dalla FIA proprio a specifiche prove su quanto largo fosse il campo visivo), ma sembra evidente che gli altri non hanno seguito Cardile e Sanchez per la semplice ragione che non vogliono rinunciare ai (piccoli) vantaggi aerodinamici che i supporti del retrovisore concedono.
La Ferrari a Barcellona aveva portato un doppio supporto: uno strutturale (ed è quello che è rimasto) e un secondo flap superiore che nella parte più esterna aveva un semplice cavetto che sarebbe servito a spegnere le vibrazioni del retrovisore alle alte velocità, ma in realtà il profilo era un convogliatore di flusso utile a rendere più efficiente l’ala posteriore.
La Federazione Internazionale aveva chiarito che i supporti legati all’Halo dovevano essere a lato o sotto lo specchietto e non sopra e che qualsiasi influenza aerodinamica sarebbe stata vietata se non di lieve entità.
Sta di fatto che la soluzione della SF71H è stata vietata subito, quella Mercedes no, sebbene entrambe assolvessero una funzione esclusivamente aerodinamica. Anche se sul tema nessuno di Maranello parla, è evidente un certo nervosismo fra i tecnici di Maranello per i due pesi e le due misure.
La FIA, allora, ha specificato che i vincoli riguardano solo gli specchietti che sono attaccati in alto alla protezione della testa dei piloti, lasciando piena facoltà ai progettisti di sbizzarrirsi nelle soluzioni più fantasiose se il retrovisore si ancora al telaio o alle pance.
Force India VJM11, sospensione anteriore
Photo by: Giorgio Piola
Red Bull Racing RB4, dettaglio dello specchietto
Photo by: Giorgio Piola
La soluzione Mercedes, infatti, è un’esasperazione di quanto già visto sulla Force India e sulla Red Bull. Visto che ogni millesimo guadagnato in questo mondiale, nel quale anche i minimi dettagli fanno la differenza, a questo punto non ci sorprenderemmo se fosse la Rossa a tornare con degli specchietti più “tradizionali”, ma magari ancora più estremi. Se guerra deve essere, che guerra sia…
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