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Mercedes liscia come l'...olio. E alla Ferrari cosa non funziona?

Nel paddock di Baku esplode il caso delle benzine che si possono energizzare attrraverso i lubrificanti. La FIA ribadisce che è vietato "bruciare" l'olio nella camera di combustione, ma evidentemente c'è chi lo sa fare meglio di altri.

Sebastian Vettel, Ferrari SF70H

Sebastian Vettel, Ferrari SF70H

Glenn Dunbar / Motorsport Images

Il fondo della Ferrari SF70H  viene rimosso
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, festeggia la pole position nel parco chiuso
Il poleman Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, il secondo classificato Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 and fans
Sebastian Vettel, Ferrari
Il fondo della Ferrari SF70H  viene rimosso
Il fondo della Ferrari SF70H  viene rimosso
Il fondo della Ferrari SF70H  viene rimosso
Il fondo della Ferrari SF70H  viene rimosso
Il fondo della Ferrari SF70H  viene rimosso
Il fondo della Ferrari SF70H  viene rimosso
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Sebastian Vettel, Ferrari

Alla Mercedes è andato tutto liscio come l’…olio. È il caso di dirlo, dopo che Lewis Hamilton ha rifilato più di un secondo alle due Ferrari nelle qualifiche del GP d’Azerbaijan. Un distacco che sembra aver riportato improvvisamente le Rosse alle… calende greche dello scorso anno. Eppure alla conclusione dell’ultima sessione di prove libere Kimi Raikkonen era ad appena 85 millesimi di secondo dalla freccia d’argento leader che era quella di Valtteri Bottas.

La SF70H, quindi, stava rivelando anche a Baku di essere una macchina che sa adattarsi ad ogni tracciato senza grandi rivoluzioni. Anche se Sebastian Vettel non ha potuto preparare la qualifica per la perdita d’acqua dall’impianto di raffreddamento che ha costretto il pilota tedesco a rimontare il sei cilindri 062 numero 1, vale a dire l’unità che aveva debuttato in Australia ed è stata smontata a Barcellona dopo una vita di 3.400 km e cinque GP disputati.

In qualifica, invece, i distacchi dalla Stella si sono amplificati a dismisura, quasi che nella Capitale azera si stesse vivendo un dejavu del maledetto 2016.

“Ci prendiamo lo schiaffo” ha detto Sebastian Vettel per commentare il pesante divario che la SF70H ha rimediato dalla W08: su una pista dove conta la potenza della power unit, il tedesco deve aver lasciato almeno un paio di decimi per un motore che non è più freschissimo, ma il resto del distacco a cosa è dovuto? Certo il quattro volte campione del mondo non ha trovato una buona scia, ma il secondo restante resta un divario enorme.

Al di là della prestazione sensazionale di Lewis Hamilton (il britannico ha rifilato oltre quattro decimi a Valtteri Bottas) bisogna andare a guardare altro per capire cosa è successo sulla Rossa. Cosa? Intanto i commissari tecnici della FIA non hanno lasciato un attimo il box della Ferrari, perché i maligni sostengono che i motoristi del Cavallino avrebbero rinunciato a “bruciare” l’olio nel motore, una pratica che è un must della Mercedes e che a Maranello sarebbero riusciti a replicare solo a partire da quest’anno.

La Red Bull nei test invernali aveva scritto alla FIA per sapere se era possibile energizzare la benzina bruciando l’olio del motore per additivare con certe sostanze antidetonanti il carburante. Marcin Budkowski, responsabile tecnico della Federazione Internazionale, aveva scritto che era vietato, ma proprio a Baku si è preso la briga di inviare alle squadre un’ulteriore lettera di chiarimento.

Siccome il sospetto è che qualcuno aggiunga al lubrificante degli additivi vietati nella benzina e che, quindi, possa “arricchire” il carburante con sostanze in grado di liberare potenza, Budkowski ha scritto: "Vorremmo ricordarvi che, come precedentemente indicato in varie riunioni e ribadito in TD / 004-17, consideriamo che l'uso dell’olio come carburante è vietato dal Regolamento Tecnico”.

"Per evitare qualsiasi dubbio, ribadiamo che l'unico carburante che può essere utilizzato per la combustione è la benzina e le caratteristiche consentite sono state chiaramente definite nell'articolo 19 del Regolamento Tecnico”.

"Sebbene il Regolamento Tecnico non specifichi quali sono le caratteristiche consentite per l’olio motore usato in F.1, considereremo qualsiasi tentativo di utilizzare componenti o additivi all’olio al fine di migliorare la combustione come una violazione delle norme".

La domanda da porsi è? La Mercedes a Baku ha usato più olio nel motore o la Ferrari ha smesso di esercitarsi in questa pratica? Non abbiamo una risposta certa, ma la differenza fra i due top team in qualifica ha alimentato tutte le voci.

Sul sito di Auto Motor und Sport si è letto che la Mercedes era innervosita dal fatto che la Ferrari in Canada fosse più veloce delle W08 in certi punti di potenza massima, rivendicando la supremazia della power unit di Brixworth.

Il lubrificante di un motore è comunemente destinato a consumarsi durante la qualifica e la gara, ma dal prossimo anno entreranno in vigore dei vincoli più stringenti: ogni Costruttore potrà usare un solo tipo di olio in un weekend di gara e dovrà essere dichiarato il quantitativo imbarcato, proprio per evitare degli abusi.

Finora, però, c’era stato un ampio margine di manovra dal momento che proprio Mattia Binotto, direttore tecnico Ferrari, nell’inverno aveva chiesto alla FIA se era possibile avere lubrificanti diversi in macchina e i tecnici della Federazione aveva risposto che non c’erano vincoli.

Il dubbio alimentato dalla Mercedes è che la Ferrari abbia un secondo serbatoio dell’olio (che non è vietato dalle regole) e lo riempia con un lubrificante “particolare” da usare solo in certi momenti.

Intanto stiamo prendendo atto che i team top in alcune fasi di gara userebbero una “miscela” più che una benzina. Tanto più che la Renault ha “scoperto” 60 cavalli in più sul suo motore in un esperimento al banco che non ha più saputo riprodurre sui suoi 6 cilindri.

E allora tocca alla FIA trovare le eventuali tracce di sostanze vietate in camera di combustione, specie ora che Budkowski ha chiarito che non dovranno essere rilevate tracce di elementi che non facciano parte dell’omologazione dei carburanti. La questione avrà altre puntate?

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