Mercedes: fa discutere il telaio della W07 Hybrid in due parti
La Mercedes, per adottare la sospensione anteriore con il terzo elemento a comando idraulico, ha realizzato il telaio della W07 Hybrid che, per rispettare le misure della FIA, è composto da due elementi separati. Perché la Manor nel 2015...
Foto di: Giorgio Piola
Il caso è scoppiato dopo Monza, nel meeting dei direttori tecnici che si sono riuniti martedì dopo il GP d’Italia. Sotto la lente di osservazione il telaio della Mercedes che sta dominando il mondiale 2016. A farlo esplodere è stato il sito tedesco di Auto Motor und Sport. La scocca della W07 Hybrid, infatti, non rispetterebbe le misure minime nella parte anteriore, sebbene sia stata regolarmente omologata dai commissari tecnici della Federazione Internazionale. Cosa è successo?
La FIA dal 2015 ha cambiato delle misure, modificando le altezze del telaio in due sezioni denominate A-A e B-B. La prima si misura anteriormente al bordo più esterno e la sezione deve essere di 300 x 275 mm, mentre la seconda si trova a 925 mm da A-A e deve avere un’altezza di 400 mm. Fra le due parti, quindi, si forma uno scalino di 125 mm che la Federazione Internazionale ha concesso di raccordare con quello che gli inglesi hanno chimato “vanity panel”, un pezzo di carrozzeria in carbonio che copre lo scalino, raccordando le linee della scocca.
Fin qui niente di strano. La Mercedes, invece, ha deciso di disegnare il telaio della freccia d’argento con uno scalino maggiorato, coprendo poi la parte mancante con un pannello che ha una funzione strutturale. I moderni telai si chiamano monoscocche proprio perché sono composte da un unico elemento (sebbene si tratti di due gusci incollati con delle resine) e, fino allo scorso anno, nessuno ha derogato da questo concetto.
E allora perché Aldo Costa e i suoi collaboratori si sono avventurati nella realizzazione di una struttura al di fuori delle regole? La ragione è molto semplice: perché la FIA l’anno scorso aveva concesso una deroga alla Manor. La squadra di Banbury non avrebbe potuto correre nel mondiale 2015 se non avesse potuto schierare la vetusta monoposto 2014 dotata della power unit Ferrari 059/1. La MRT03 non rispettava le nuove misure 2015 del telaio, per cui Charlie Whiting aveva autorizzato la Manor a realizzare una struttura aggiuntiva alla parte anteriore della scocca (nel disegno).
L’autorizzazione era stata data dopo la firma unanime da parte di tutte le squadre (per evitare eventuali reclami). La Mercedes, quindi, ha giocato sul precedente della Manor per proporre il telaio della W07 Hybrid con un secondo elemento che facesse da coperchio al vanity panel mancante.
Si tratta di una struttura che al suo interno alloggia anche i passaggi d’aria dell’S-duct che sfogano l’aria pescata dalla parte inferiore della scocca, alla superficie superiore, per migliorare il riempimento di aria sotto al muso. Ma perché la squadra di Brackley avrebbe sensibilmente modificato il telaio della W06 Hybrid?
La ragione è piuttosto semplice: i tecnici diretti da Paddy Lowe avevano l’intenzione di dotare la sospensione anteriore di un terzo elemento a comando idraulico. L’alloggiamento di questa soluzione nell’anteriore richiedeva uno spazio maggiore di quanto non fosse concesso dal pozzetto nel telaio.
Nelle libere del GP del Brasile dello scorso anno il nostro Giorgio Piola aveva avuto modo di descrivere che era stata sperimentata una nuova sospensione anteriore dotata di un terzo elemento comandato idraulicamente ed era stata simulata la presenza di un S-duct.
Il vanity panel della W06 Hybrid, infatti, mostrava un’evidente sporgenza per alloggiare l’ammortizzatore orizzontale. È chiaro che quella soluzione da un punto di vista aerodinamico era poco efficiente, per cui i progettisti della freccia d’argento hanno pensato bene di abbassare tutti i cinematismi realizzando una culla più grande nel telaio. L’obiettivo era di arrivare a controllare l’altezza da terra della monoposto e il rollio, riprendendo i concetti che erano già stati sviluppati a suo tempo con il FRIC, l’interconnessione fra gli assi con degli accumulatori idraulici che collegavano i quattro angoli della vettura per stabilizzare la macchina che era stato studiato dalla Mercedes ma realizzato da tutti o quasi.
Si trattava di un sistema passivo che permetteva di stabilizzare il comportamento della monoposto migliorando la durata delle gomme e l’efficienza aerodinamica. La FIA, dopo il GP di Gran Bretagna, aveva emesso una direttiva tecnica ritenendo che il FRIC fosse illegale perché aveva delle influenze sul comportamento aerodinamico della monoposto per cui tutte le squadre lo avevano tolto alla gara successiva.
In Formula 1 non si butta via mai niente: l’esperienza maturata con il FRIC ha consigliato i tecnici Mercedes a studiare una sospensione anteriore che connettesse la ruota destra a quella sinistra, lavorando sul terzo elemento idraulico con l’intento di migliorare la stabilità della vettura, sia in frenata che in curva, permettendo ai piloti di attaccare i cordoli con linee più aggressive senza influire negativamente sulla durata della gomma.
Dal GP d’Ungheria la Mercedes ha evoluto il sistema idraulico, mentre la Red Bull Racing ha cercato di sviluppare un sistema simile, ma utilizza sulla RB12 delle molle a tazza in luogo della parte idraulica. La macchina di Adrian Newey, che non ha introdotto grandi novità aerodinamiche nel corso della stagione (anche se ha giovato dell’evoluzione del motore Renault da Monaco), è riuscita a fare un grande salto di qualità evolvendo in particolare la sospensione anteriore.
E ora cosa succederà? Nel 2017 proprio niente, perché ci vorrebbe di nuovo l’unanimità dei team per modificare un regolamento tecnico che è già stato ufficializzato, ma nel 2018 si potrebbero vietare i telai realizzati in due parti. Sarà curioso vedere, invece, quali saranno le squadre che adegueranno le scocche alle specifiche Mercedes…
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