Mercedes: ecco perché fa discutere l'S-duct della W07 Hybrid
Con le foto, i disegni e l'animazione di Giorgio Piola andiamo a scoprire la genesi del buco sotto al muso iniziata con la Ferrari F2008. Analizzando i vincoli regolamentari FIA vi spieghiamo come la Mercedes è riuscita a omologare "Bruce".
Foto di: Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La Mercedes è al centro dell'attenzione: la W07 Hybrid è certamente la monoposto che più ha colpito nei test di Barcellona non solo per la consistenza delle sue percorrenze (in quattro giorni Lewis Hamilton e Nico Rosberg hanno sommato una distanza pari a oltre 10 Gp, vale a dire metà stagione 2016), ma anche per le soluzioni tecniche che sono fiorite giorno per giorno sulla freccia d'argento.
A destare scalpore è stato senz'altro il nuovo muso che è stato accompagnato da un'abile campagna di marketing portata avanti dalla Stella a tre punte, che fin dai primi giri in pista della vettura nuova aveva fatto capire che sarebbe arrivato nel corso dei quattro giorni di collaudi catalani una soluzione inedita.
Che puntualmente ha attratto l'attenzione degli osservatori per la vistosa feritoia visibile nella parte inferiore del muso che è indicata dalla freccia nella foto di Giorgio Piola, sotto.
E' curioso il fatto che gli stessi uomini della Mercedes abbiano deciso di lanciare un tweet mentre la W07 Hybrid stava girando, per soprannominare il proprio muso "Bruce", proprio come lo squalo di Nemo. In effetti nella visione laterale la somiglianza ci sta tutta, così come la fame di vittoria che non sembra essersi placata nel team di Brackley dopo due stagioni di dominio pressoché incontrastato.
In realtà la soluzione che è stata proposta dai tecnici di Paddy Lowe sta facendo discutere, perche il regolamento di Formula 1 autorizza delle aperture nella parte inferiore del telaio a patto che rimangano entro una misura di 150 mm dall'asse della ruota anteriore.
Questo provvedimento della FIA si è reso necessario dopo la Ferrari nel 2008 aveva presentato sulla F2008 un muso con un grande buco nella parte inferiore: l'obiettivo era di pescare il flusso sotto al telaio per portarla a sfogare nella parte superiore della scocca, creando un effetto di estrazione che permetteva di accelerare i filetti e aumentare quindi anche la portata che era destinata a essere incanalata verso il diffusore posteriore nel tentativo di aumentare il carico aerodinamico.
Nell'animazione sotto, potete osservare quale sia stata l'evoluzione dell'S-duct rispetto al buco originale visto sulla Ferrari F2008: la prima squadra ad aver intuito l'efficacia della soluzione era stata la Sauber che aveva mostrato il suo tentativo nel 2012. Nel video è possibile vedere le ultime evoluzioni portate in pista dalla Red Bull Racing sulla RB11 e sulla McLaren MP4-30 e relativo aggiornamento ad oggi.
Ma la vistosa apertura della Mercedes non rispetta affatto la misura dei 150 mm dall'asse anteriore, per cui sono stati in diversi gli osservatori che si sono domandati se la trovata degli aerodinamici di Brackley sia legale anche per i verificatori della FIA diretti da Jo Bauer: i commissari tecnici della Federazione hanno già avuto modo di analizzare la W07 Hybrid e non hanno posto alcuna questione di regolarità per due ragioni:
- la feritoia che si osserva sotto al muso non è parte strutturale della scocca, ma quasi certamente è un vanity panel che serve a condurre il flusso verso l'effettiva presa d'aria che si dovrebbe trovare nella zona concessa dal regolamento.
- il muso "Bruce" visto dal davanti copre totalmente il buco: l'altro elemento normativo dettato dalla FIA impone, infatti, che non si debba vedere alcuna apertura nella sezione frontale. E anche da questo punto di vista la Mercedes è perfettamente in linea con le norme, per cui bisogna riconoscere la capacità dei tecnici di essere stati capaci di aggirare gli stringenti vincoli regolamentari per ritrovare una soluzione che la squadra di Maranello aveva lanciato nel 2008 quando non esistevano restrizioni in materia.
Va messa in risalto la bravura degli ingegneri che hanno in Aldo Costa il capo progetto: l'ardito muso della Mercedes ha superato brillantemente il crash test frontale necessario ad ottenere l'omologazione dalla FIA.
Già è difficile passare la prova con il muso corto (anche la Ferrari ha dovuto ripetere più volte questo tentativo sulla SF16-H, mentre la Red Bull nel 2015 aveva un "abbonamento" al centro di Cranfield dove gli inglesi svolgono i loro test), figurarsi se nella zona deformabile si aggiunge un'apertura che rende meno resistente la struttura. "Bruce", quindi, è perfettamente abilitato per esser montato sulla W07 Hybrid in Australia per il primo Gp della stagione.
Caso mai i dubbi riguardano la capacità di sopportare la prova di flessione dell'ala anteriore da parte dei piloni del muso che risultano più corti e più ravvicinati rispetto allo scorso anno, ma la Mercedes ha predisposto di effettuare questo test durante la seconda sessione di test a Barcellona che inizierà martedì mattina.
Nelle immagini che pubblichiamo sotto è possibile osservare come sia limitato il punto di ancoraggio del pilone al profilo centrale dell'ala anteriore.
Va detto che la Mercedes aveva simulato in parte l'S-duct alla fine della scorsa stagione: sulla W06 Hybrid al Gp del Brasile, nel corso delle prove libere era stato modificato il vanity panel sulla parte anteriore della scocca che ospitava anche una nuova sospensione con il terzo elemento a comando idraulico e un vistoso sfogo d'aria. La presa non era alimentata perché nella parte inferiore del muso non c'era alcun buco, ma è servita agli ingegneri di Brackley per capire quale era la soglia della visibilità anteriore per i piloti.
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