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Mercedes: è stata determinante l'ultima chiamata meteo prima della Q3

Vowles, stratega della Mercedes, ha spiegato come mai il team di Brackley abbia evitato di montare le gomme intermedie come la Ferrari: "Ci hanno confermato con alta probabilità l’arrivo della pioggia 8 minuti dopo l’inizio del turno. Per quello siamo andati in Supersoft".

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09, leaves the garage

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09, leaves the garage

Steve Etherington / Motorsport Images

Celebrations on the pit wall as Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09, takes pole
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09
Toto Wolff, Mercedes AMG F1 Director of Motorsport, on the pit wall
Toto Wolff, Mercedes AMG F1 Director of Motorsport, celebrates pole for Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, festeggia con il team e lo champagne
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W09 EQ Power+

Nel consueto ‘debrief’ post-gara, il responsabile delle strategie della Mercedes, James Vowles, ha confermato che il ritmo tenuto da Lewis Hamilton e Valtteri Bottas nel secondo stint del Gran Premio del Giappone è stato in modalità…conservativa.

La gara di Suzuka ha confermato l’ottimo potenziale velocistico della Mercedes, ma anche nel team campione del Mondo c’era il timore di poter accusare problemi di gomme che avrebbero potuto favorire la Red Bull.“Abbiamo visto nelle prove del venerdì che Ricciardo aveva un buon passo con le soft – ha confermato Vowles - con un posteriore con più carico e molto stabile, ed in gara ne abbiamo avuto la conferma".

"In alcuni momenti avrebbero potuto diventare una minaccia, e come avete visto, abbiamo chiamato ai box prima Valtteri proprio per proteggerlo da un potenziale undercut di Verstappen. Sapevamo di non poterci permettere problemi con le gomme, allora nel secondo stint ci siamo assicurati, sia con Lewis che con Valtteri, di gestire il gap su Max senza spingere al massimo del potenziale, semplicemente mantenendo il margine di sicurezza, cosa che Valtteri ha fatto molto, molto bene. In certi momenti Verstappen si è avvicinato, ma Valtteri ha potuto sempre allungare mettendo la Red Bull fuori dalla zona DRS”.

Vowles ha poi spiegato i motivi che hanno portato la Mercedes ad utilizzare la mescola soft nella sessione Q2 in qualifica: “Sapevamo che domenica sarebbe stato molto, molto caldo, e c’era un certo timore sul fronte del blister. Abbiamo dato per scontato che in gara sarebbero state usate le soft, in ogni caso, quindi la scelta era tra la mescola da utilizzare nel secondo stint, ovvero media o supersoft".

"Con le temperature più alte abbiamo ritenuto che la media fosse la scelta migliore, e a quel punto ne è conseguito l’affrontare la Q2 con le soft. Qualora la performance non fosse stata buona, c’era comunque il piano ‘B’, ovvero tornare ai box, montare la supersoft e tornare in pista, ma non è stato necessario perché di fatto abbiamo concluso un solo ‘run’, a causa della pioggia che è iniziata a cadere a metà sessione Q2”.

Infine Vowles ha rivelato come il box Mercedes abbia vissuto un momento chiave del weekend di Suzuka, ovvero i minuti che hanno preceduto il via della sessione Q3 di sabato, con il grande punto interrogativo in merito alla scelta degli pneumatici.
“C’erano già stati degli scrosci di pioggia ad intermittenza nella Q2 – ha chiarito - insieme però ad un forte vento che contribuiva ad asciugare velocemente la pista. Abbiamo pensato che fossero condizioni da intermedie, e fino a 90 secondi dall’uscita dai box abbiamo più volte cambiato idea passando da slick ed intermedie e viceversa".

"A fare la differenza sono stati gli ultimi aggiornamenti meteo dal muretto-box, che ci hanno confermato con alta probabilità l’arrivo della pioggia otto minuti dopo l’inizio della sessione. Un dato cruciale, e considerando che in quel momento la pista era di fatto asciutta, alla fine è stato deciso di provare con le supersoft, ed è andata molto bene”.

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