Mercedes e Ferrari in un decimo, ma è la Red Bull che spaventa in gara
Le prove libere del GP della Cina hanno dimostrato un grande equilibrio fra i top team con Raikkonen ad appena 7 millesimi dal leader Hamilton, ma a stupire è il passo che anche le RB14 di Verstappen e Ricciardo possono tenere in gara.
Foto di: Sutton Motorsport Images
C’è una Mercedes davanti a tutti al termine della prima giornata di attività in pista sul circuito di Shanghai, ed è quella di Lewis Hamilton. Ma i primi verdetti cinesi dipingono una situazione più equilibrata del previsto, con i primi cinque piloti racchiusi in tre decimi di secondo.
Un primo verdetto a sorpresa, ma che è confermato anche dalle simulazioni di gara. Le due Red Bull hanno impressionato per la costanza e la velocità nei long-run con la gomma ultrasoft (Ricciardo si è lamentato del setup sul giro veloce, ma non sul passo), coprendo due run di dieci giri con una media di 1’39”095. Una decina di tornate, che ha posto la Red Bull (sempre con l’incognita legata ai carichi di benzina) più veloce in media di un decimo rispetto al tandem della Mercedes.
Nel team campione del Mondo hanno provato due tattiche diverse per valutare la reazione della gomma viola, con Bottas che ha spinto molto nel primo giro (1’38”702) mentre Hamilton ha avuto un inizio più cauto (1’40”072).
Alla fine del long-run il tempo medio delle due Mercedes è stato equivalente, con una differenza di pochi centesimi a favore di Hamilton.
“È stimolante vedere questo equilibrio – ha confermato Hamilton – la Red Bull sembra davvero veloce nelle simulazioni di gara, ma anche la Ferrari sembra che vada bene”.
Il campione del Mondo ha anche raccolto indicazioni positive con la gomma soft, completando una serie di quattro giri che si è confermata la più veloce in assoluto tra tutte le simulazioni.
Si pensa alla gomma Soft per la Q2
Anche le due Rosse hanno ottenuto dei buoni riscontri, soprattutto quando Vettel ha calzato le medie, ma i long-run delle due Ferrari sono stati più brevi rispetto a quelli degli avversari. Difficile capire dove si collochino le due SF71H, ma le parole pronunciate sia da Vettel che da Raikkonen a fine giornata sono state positive.
Uno degli aspetti curiosi della giornata è legato proprio alla scelta degli pneumatici utilizzati nelle simulazioni di gara. La maggioranza dei giri è stata percorsa con la ultrasoft, ma non è così’ scontato che i top-team decidano di utilizzate questa mescola domani nella sessione Q2 di qualifica.
“È ancora troppo presto per dirlo ma non è un segreto che più di una squadra stia valutando questa possibilità – ha confermato Ricciardo – non è impossibile pensare di passare il turno di Q2 con la soft, che non va per nulla male. L'ultra non sembra durare così a lungo, quindi sì, penso che potremo vedere in pista le gomme gialle in Q2”.
La Pirelli ha stimato in sette decimi la differenza di performance tra ultrasoft e soft, un margine che potrebbe essere sufficiente ai tre top-team per provare una strategia mirata ad una prima parte di gara più conservativa.
Molto dipenderà dalle condizioni della pista, ‘lavata’ nella serata cinese da una fitta pioggia. Pioggia che potrebbe disturbare la terza sessione di prove libere, impedendo così a squadre e piloti di fare ulteriori test prima della qualifica.
Renault sfida la Haas
Una delle sfide che più incerte (e probabilmente si confermerà tale per tutta la stagione) è quella per il ruolo di quarta forza. Dopo l’exploit della Toro Rosso in Bahrain, i primi riscontri da Shanghai indicano in Renault e Haas le due candidate a piazzarsi alle spalle dei top-team, con Hulkenberg che si è preso il ruolo di ‘primo degli altri’ di giornata.
Forse non è un caso, perché la Renault ha confermato di aver messo a disposizione nel Gran Premio di Cina qualche cavallo in più (anche per i team clienti) come da programma.
“La nostra prima priorità era l’affidabilità – ha confermato Cyril Abiteboul – non abbiamo ancora fatto luce del tutto sullo stop di Ricciardo in Bahrain, bloccato da un problema elettrico che ha impattato sulle batterie. Ma per il resto abbiamo raccolto buoni riscontri. ICE ed ERS funzionano bene”.
L’hardware ha fornito le risposte che Renault cercava, ed è arrivato il via-libera per l’utilizzo di mappature più estreme, che sui due rettilinei del circuito di Shanghai sono fondamentali. L’obiettivo della Renault (questa volta è intesa la squadra) è quello di riuscire a sopravanzare la Haas in qualifica, un target che se raggiunto potrebbe consentire una gara da lepre piuttosto che nelle vesti scomode di cacciatore. Per ora Hulkenberg ha messo un decimo e mezzo tra sé e Magnussen, ma la partita è apertissima.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.
Top Comments