Mercedes: col pieno la W08 non funziona. Allison cambia?
La freccia d'argento temibilissima nel giro secco, diventa vulnerabile nella prima metà della gara: è sovrappeso e patisce i trasferimenti di carico specie nel posteriore. La portaerei subisce la superiorità della Ferrari che sfrutta meglio le gomme.
Foto di: LAT Images
Questa è davvero bella: ma non doveva essere la Ferrari ad allungare il passo per adeguare la Rossa alla portaerei Mercedes e, invece, pare che sia proprio il team di Brackley a dover rivedere la W08?
Evidentemente la “cura dimagrante” alla quale la freccia d’argento doveva essere sottoposta dopo il GP d’Australia, non ha ancora avuto i suoi effetti. Ed è indiscutibile che Valtteri Bottas e Lewis Hamilton non siano riusciti a sfruttare il vero potenziale delle monoposto che sono scattate dalla prima fila, perché le gomme posteriori con mescola supersoft si sono surriscaldate con il serbatoio pieno, facendo scivolare la monoposto e rendendo molto complicata la guida, mentre la Rossa di Sebastian Vettel procedeva come sui binari.
Toto Wolff ha spiegato che a Valtteri Bottas un “… guasto al generatore che riscalda le termocoperte ha alzato troppo le pressioni delle sue gomme prima del via, ed ha creato non pochi problemi nel primo stint”.
Ma in difficoltà non è andato solo il finlandese: la Mercedes all’improvviso non si è più scoperta una macchina da guerra, mostrando debolezze ed errori che non ci saremmo aspettati dal top team che ha dominato gli ultimi tre mondiali, vale a dire da quando è iniziata l’era dei motori ibridi.
Si sente la mancanza di Paddy Lowe?
L’uscita di Paddy Lowe, uomo d’ordine dello staff tecnico, che ha deciso di andare alla Williams, sembra aver concesso un po’ di rilassatezza in una squadra che sembra avere la “pancia piena”: inspiegabili i problemi alle termocoperte prima del via e alle pistole del pit stop durante il cambio gomme, così come il doppio cedimento della T-wing sulla vettura di Bottas (la prima nelle libere in Cina e la seconda venerdì pomeriggio in Bahrain).
Insomma in pista non c’è la stessa Mercedes spietata che siamo stati abituati a vedere: c’è una team che è consapevole dei limiti della W08 e subisce le strategie aggressive della Ferrari, squadra che è uscita dal guscio preferendo andare all’attacco con atteggiamenti a volte spregiudicati.
Toto Wolff per la prima volta si trova di fronte un avversario temibile: nel 2015 la Ferrari era stata funzionale a dare del valore al dominio delle frecce d’argento, per cui più di una volta si era avuta la sensazione che la Mercedes… giocasse un po’ per tenersi vicina la Rossa. Ora lo scenario è cambiato: la “corta” Ferrari è più competitiva della W08 e a Brackley devono correre ai ripari.
Motore potente e benzina energetica
Cosa sta succedendo? La freccia d’argento è velocissima nel giro secco, ma diventa vulnerabile con il serbatoio pieno di benzina, tanto che le gomme posteriori vanno in pappa troppo presto costringendo i piloti a remare per tutto il primo stint. La Rossa, per contro, sa essere aggressiva da subito, diventando una spina nel fianco già dalla partenza: questa volta Hamilton ha mancato lo scatto iniziale dalla prima fila, permettendo a Vettel di mettere il muso davanti.
Eppure in qualifica avevamo visto una differenza che era di quasi mezzo secondo a favore della W08: il motore che è realizzato a Brixworth e la nuova benzina della Petronas hanno reso imprendibili le Mercedes che per la prima volta quest’anno hanno monopolizzato la prima fila. La power unit ha dato dimostrazione di potenza, rivelando che in qualifica c’è ancora un gap sullo 062 del Cavallino.
Con il pieno la W08 va in crisi dietro
Ma in gara lo scenario cambia: per proteggere l’affidabilità (quest’anno si devono usare solo quattro power unit in luogo delle cinque concesse lo scorso anno) si è (parzialmente) ridotta la potenza in gara. Il motore, però, è un punto fermo. Pare che sia il telaio a non rispettare le attese.
La W08 è nata sovrappeso: si parla di 5 kg oltre il limite di 728 kg che sono il minimo regolamentare, ma la FIA nel conteggio aveva già inserito l’adozione dell’Halo che poi è stato differito a data da destinarsi. Quindi raggiungere il valore minimo non doveva essere un esercizio particolarmente difficile, visto che ci sono monoposto che hanno una ventina di chili di zavorra che può essere sistemata dove più serve per bilanciare la monoposto.
Passo lungo? Cresce (troppo) il peso
La Mercedes non solo non ha zavorra, ma con il passo lungo (200 mm in più dello scorso anno) ha fondo, carrozzeria e scatola del cambio che sono più lunghi e, quindi, più pesanti. Togliere peso è un esercizio difficile, ma non impossibile. Non disporre di zavorra penalizza il bilanciamento della vettura, ottima in entrata di curva, ma più in difficoltà in uscita, specie in trazione, quando il peso del pieno di benzina di fa sentire nel trasferimento di carico.
Allison lancia l'evoluzione?
James Allison, nuovo direttore tecnico, avrebbe già lanciato un piano di revisione della W08 che paga anche l’impossibilità di montare la sospensione idraulica che era stata pensata per la vettura 2017: la freccia d’argento, infatti, deve correre con la soluzione del 2016 dopo i vincoli che la FIA ha messo nel divieto di recuperare energia per stabilizzare l’altezza da terra. La W07 Hybrid riusciva a mantenere costante l'altezza da terra e il carico aerodinamico. Ora nei transitori è molto più instabile e, quindi, è diventata difficile da guidare.
Quando la Mercedes si alleggerisce, invece, diventa terribilmente veloce se addirittura non migliore della Rossa attuale. Tocca ad Aldo Costa e agli altri tecnici di Brackley trovare la giusta chiave di sviluppo. Per la prima volta si sono infilati su una strada, quella del passo molto lungo, che non sta pagando. Vedremo delle pance diverse in Spagna?
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