Mercedes: Bottas sogna la fiducia a lungo termine, ma deve allontanare "medioman"
Dopo una grande partenza, il finlandese ha accusato un calo nelle ultime tre uscite, precipitando a 29 punti di distanza dal compagno Hamilton. Lui però si dice tranquillo e sogna un rinnovo biennale.
Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images
In trenta giorni Lewis Hamilton ha messo a segno il primo importante "strappo" del Mondiale 2019. Alla vigilia del Gran Premio di Spagna la leadership della classifica generale era nelle mani di Valtteri Bottas, grazie al giro più veloce ottenuto nella tappa d’apertura a Melbourne: 87 punti per il finlandese, 86 per il compagno di squadra, arrivato al via della stagione 2019 in un ottimo stato di forma. Un Bottas nuovo, chiamato ad un’impresa che pochissimi piloti al mondo possono pensare anche solo di affrontare: sfidare Lewis Hamilton a parità di monoposto.
Valtteri ha iniziato la stagione alla grande, fino alla vittoria di Baku, poi sono arrivati due weekend (Spagna e Monaco) in cui il potenziale molto buono evidenziato in prova non è stato successivamente concretizzato in gara. Poi Montreal, dove Bottas ha commesso un errore in qualifica con la conseguente partenza dalla terza fila ed una gara già parzialmente compromessa. Hamilton, che sta disputando la sua tredicesima stagione in Formula 1, non è avversario con il quale ci si può permettere un momento di debolezza senza che ne approfitti, ed infatti Lewis ha messo a segno il primo allungo stagionale.
Tra Spagna, Monaco e Canada il campione del Mondo ha piazzato una tripletta che gli ha garantito un parziale su Bottas di 76 a 46 punti, margine che lo ha portato a +29 sul vicino di box nella classifica del Mondiale. “Il weekend di Montreal è stato probabilmente un campanello d’allarme" ha confermato Valtteri.
Bottas, che sarà chiamato ad una pronta risposta nel weekend del Paul Ricard, è comunque convinto che non sia sopraggiunto nessuno stress aggiuntivo derivante dalla leadership del campionato tenuta fino a Baku. “Non sento la pressione di chi lotta per il titolo, sono contento in generale della mia situazione e di come è iniziata questa stagione. Mi sto divertendo, poi capita che, come a Montreal, un errore in qualifica pregiudichi il risultato del weekend, ma sono cose che possono succedere. Nelle ultime gare non c’è stato nulla che possa essere legato alla pressione, e non credo che ce ne saranno in futuro”.
L’altro Mondiale di Bottas
Il finlandese conosce ormai bene la squadra ed anche lo stesso Hamilton, e sa bene che se non arriverà una reazione nel Gran Premio di Francia la strada sarà in salita. Rispetto a dodici mesi fa ha il vantaggio di non dover aiutare Hamilton (almeno per ora) in giochi di squadra che non sarebbero giustificati, ma proprio come nel 2018 (e nel 2017) Bottas nel corso dell’estate dovrà anche lottare sul fronte contrattuale.
Da quando è approdato in Mercedes nel dicembre del 2016, Valtteri ha avuto una chance pazzesca in termini di carriera, ma allo stesso tempo non ha mai potuto godersi una stagione senza l’incognita legata al futuro. I due rinnovi sono stati conquistati sul campo, ma sempre per un solo anno. Ora, però, Bottas sogna qualcosa di più di una conferma di dodici mesi, ma possiamo immaginare che non sia proprio una passeggiata sedersi al tavolo delle trattative con Toto Wolff.
Tavolo su cui Valtteri può mettere il miglior inizio di Mondiale da quando veste grigio, un rendimento che dovrebbe aver allontanato il fantasma di Esteban Ocon, sempre presente nel box Mercedes da inizio stagione e pronto (qualora ci fosse stata, o qualora ci sarà) a cogliere ogni opportunità. Il motivo che frena Wolff dal contrattualizzare Bottas per più di una stagione è probabilmente legato anche alla situazione di Ocon e George Russell, già sotto contratto Mercedes, che un giorno sognano di poter ambire alla squadra ufficiali.
Ci sono piloti che sotto pressione danno il massimo, altri che invece accusano il colpo impattando sul loro rendimento in pista. Nessuno nel paddock di Formula 1 conosce Bottas più di Wolff, e al momento non si vedono motivi per cui la Mercedes debba pensare a cambiare pilota in vista del prossimo Mondiale. Ma nel dubbio sarà meglio per Valtteri dare un segnale importante negli otto giorni che includeranno i Gran Premi di Francia e Austria. Sarebbe un gran regalo alla sua classifica, e probabilmente anche lo scivolo per mettere in cassaforte il prossimo contratto, nella speranza (per Valtteri) che questa volta sia una fiducia più a lungo termine.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.
Top Comments