McLaren: Tim Goss non è più direttore tecnico. Viene promosso Morris?

Tim Goss non è più il direttore tecnico della McLaren. L'ingegnere di 55 anni, che faceva parte della squadra di Woking dal 1990, paga una MCL33 che non è competitiva nonostante la squadra risulti al quarto posto nel mondiale Costruttori dopo le prime tre gare, vale a dire subito dietro ai tre top team.

Goss paga i continui problemi di affidabilità accusati dalla McLaren durante i test invernali, rivelando che il progetto della MCL33 era troppo acerbo ed estremo nel retrotreno dopo il cambio di motorizzazione dalla power unit Honda a quella Renault.

In McLaren si aspettavano di fare un grosso salto di qualità cambiando power unit e quando hanno constatato che la distanza in qualifca dai primi è rimasta di circa due secondi è emerso chiaro che i problemi non erano legati solo al deludente motore Honda, ma anche a un telaio che non è certo in grado di rivaleggiare con i migliori.

Tim Goss ha realizzato la MCL33 in collaborazione con il responsabile aerodinamico Peter Prodromou che sta per deliberare un pacchetto aerodinamico che si vedrà a partire dal GP di Spagna a Barcellona che sarà caratterizzato da un nuovo musetto che è stato sottoposto all'omologazione della FIA con un nuovo crash test.

Un portavoce della McLaren si è rifiutato di confermare che Goss stava lasciando il suo ruolo di direttore tecnico, ma la squadra ha iniziato una ristrutturazione dopo che Zak Brown, a inizio mese, è stato nominato amministratore delegato della McLaren Racing, con le piena responsabilità sul team di F1.

L'uscita di Tim Goss pare sia solo il primo passo di un cambiamento profondo nel team di Woking anche se il ruolo di direttore tecnico dovrebbe essere affidato a Matt Morris, attuale capo della factory.