McLaren, Key ammette: "Cambieremo filosofia sulla monoposto 2020"
Il direttore tecnico della McLaren ha rivelato che i concetti della MCL34 saranno rivisti per migliorare il carico aerodinamico sulla prossima monoposto di Woking.
Lando Norris, McLaren MCL34
Joe Portlock / Motorsport Images
In questa stagione la McLaren ha iniziato a mostrare i segnali di ripresa che in tanti si auspicavano ormai da anni. Non serve guardare al passato e contare quanti anni sono passati non solo dall'ultima vittoria, ma anche dall'ultimo podio ottenuto da un pilota di Woking. E' ora di continuare a guardare, lavorare e credere nel futuro.
Il lavoro fatto negli ultimi mesi hanno riportato la McLaren a lottare stabilmente per le posizioni immediatamente alle spalle dei tre top team, tanto che in questo momento il team si trova a occupare la quarta posizione nel Mondiale Costruttori con 89 punti, 22 in più dei primi inseguitori: la Renault, ferma a 67.
Il quarto posto nel Costruttori è così diventato l'obiettivo massimo per la McLaren, ma guardando davanti il solco da colmare è molto importante. La Red Bull, terza nel Mondiale dedicato ai team, è a 200 punti tondi. Un vantaggio che sembra insormontabile, senza considerare i 394 punti della Ferrari e, soprattutto, i 527 della Mercedes.
E' chiaro che per ambire a tornare nell'elite della F1 serva un'altro cambiamento importante. L'attuale monoposto di Woking, la MCL34, è stata concepita per avere un'ottima efficienza aerodinamica a scapito del carico aerodinamico. Questa filosofia potrebbe subire un'inversione di 180 gradi nella monoposto del prossimo anno.
Ad ammetterlo è stato James Key, direttore tecnico della McLaren, che ai microfoni di Motorsport.com ha affermato: "Penso che dovremo guardare al cambiamento di alcuni concetti della monoposto. Stiamo guardando al futuro. Anche se abbiamo un cambiamento di regole all'orizzonte, stiamo guardando avanti e vogliamo vedere come possiamo generare prestazioni che ci consentano di fare passi avanti di livello per chiudere il gap dai team che ci precedono".
"Tutti stanno facendo la stessa cosa, per cui penso che sia ora di apportare alcuni cambiamenti concettuali. Facendo i primi studi, sembra che questi non siano affatto male. In una pista come Singapore siamo stati veloci in rettilineo, dunque la nostra efficienza aerodinamica è ancora ottima, ma dovremmo generare livelli di deportanza di cui abbiamo bisogno".
"Penso che fondamentalmente non cambieremo troppo le nostre monoposto, ma il concetto di progettazione direi di sì. McLaren sta vivendo un periodo di transizione ed è difficile che si possa avere una linea netta nel nostro percorso. A volte finisci di lavorare su una monoposto perché non sei andato bene. Oppure perché vai molto bene o ti trovi nella terra di nessuno, senza avere reali obiettivi".
"Penso che per noi sia chiaro che abbiamo imboccato la strada giusta. In un certo senso è un bene continuare a spingere, a lavorare, per cercare di capire qualcosa di più sulla monoposto. Dobbiamo però avere anche l'obiettivo di lavorare anche con un occhio alla monoposto del prossimo anno".
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