McLaren disastro di affidabilità? La Red Bull ha fatto meno giri in gara
Analizzando i dati delle prime otto gare dell'anno, si scopre che le RB13 hanno fatto meno strada delle tanto sbeffeggiate MCL32. Pesano soprattutto i tanti zero in classifica di Max Verstappen nelle prime otto gare.
Foto di: Camille De Bastiani
Negli ultimi mesi si è fatta tanta ironia sui problemi di affidabilità della Honda, che hanno pesato come un macigno sui risultati della McLaren. Ma se vi dicessimo che in realtà le monoposto di Woking non sono quelle che hanno completato meno chilometri nelle prime otto gare del Mondiale di Formula 1 2017?
Anche se può sembrare sorprendente, la realtà dei fatti è questa: la "Cenerentola" del Circus alla voce giri completati è infatti la Red Bull, che fino a qui ha messo insieme 685 tornate, ben 31 in meno rispetto alle 716 della McLaren (a Milton Keynes comunque si consolano con i risultati, vedi la vittoria di Daniel Ricciardo a Baku).
Una dato dovuto soprattutto alle disavventure di Max Verstappen, che si è ritirato ben quattro volte negli ultimi sei GP. Con i suoi 277 giri, l'olandese è il pilota con meno chilometri accumulati nel 2017, fatta eccezione per Antonio Giovinazzi e Jenson Button, che però hanno rispettivamente due ed una presenza al loro attivo.
Pensate che Fernando Alonso, pur avendo saltato il GP di Monaco perché impegnato alla 500 Miglia di Indianapolis, ha messo insieme ben 41 giri in più rispetto a Verstappen. Ma l'altro dato interessante è che la tanto bistrattata McLaren alla fine è staccata solo di 22 giri dalla Renault.
Così come è curioso, che in vetta a questa speciale classifica non ci siano le dominatrici della stagione, ovvero Mercedes e Ferrari, ma la Force India, che con Sergio Perez ed Esteban Ocon ha sommato ben 956 giri, 10 in più rispetto a quelli delle Frecce d'Argento. Più staccate invece le Rosse, a quota 903, e in questo caso pesano soprattutto i ritiri di Kimi Raikkonen.
Parlando dei piloti, i due con più giri completati sono i principali contendenti al titolo, ovvero Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, entrambi a quota 487.
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