McLaren: Button costretto al ritiro. Honda teme un guasto al motore

Se Stoffel Vandoorne può essere legittimamente considerato come la faccia sorridente e felice della McLaren dopo il Gran Premio del Bahrain, Jenson Button è il lato più oscuro. Il pilota di Frome è stato costretto al ritiro nelle prime fasi di gara a causa di un guasto, dopo aver mostrato ottime potenzialità nel corso di tutte le sessioni del venerdì e di sabato.

La Honda ha subito iniziato a indagare sulla rottura che ha costretto Button ad abbandonare la corsa di Sakhir. Poco dopo il Gran Premio, gli ingegneri nipponici hanno ammesso che Button aveva già segnalato alcune anomalie sulla power unit al termine delle Qualifiche.

"E' stato ovviamente un problema d'alimentazione - ha dichiarato Yusuke Hasegawa, responsabile Honda - Jenson aveva inoltre accennato di aver perso potenza e rumori molto strani dal retrotreno. Certo, potrebbe trattarsi di un problema meccanico, non lo sappiamo ancora".

"Jenson aveva già sentito qualche piccolo rumore nelle Qualifiche di sabato, ma nei dati non avevamo riscontrato anomalie. Non sappiamo se quei rumori siano imputabili alla rottura".

Alcuni problemi Honda persistono da Barcellona

Inutile negarlo, in Honda c'è ancora preoccupazione per l'affidabilità del V6. Nonostante le migliorie al raffreddamento del retrotreno apportate nei secondi test di Barcellona - in cui è stato abbandonato i cofano motore "size zero" - alcuni problemi della power unit non sono mai stati risolti completamente.

Hasegawa, infatti, non ha potuto fare altro che confermarlo ai nostri microfoni. "In realtà abbiamo molte preoccupazioni riguardo alcune componenti, anche se nella seconda sessione di test a Barcellona non abbiamo avuto problemi. Quello che è successo in gara non è stata una sorpresa, ma certamente un caso sfortunato e ci vergogniamo".

Informazioni aggiuntive di Jonathan Noble