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McLaren a motore Ferrari? Ecco perché è un affare quasi impossibile

La Gazzetta dello Sport ha lanciato l'ipotesi che la McLaren possa aver chiesto la fornitura di motori alla Ferrari come alternativa alla Mercedes per uscire dal contratto con la Honda. La suggestione di Pino Alievi si scontra contro una diversa realtà.

Ferrari SF70H, motore

Ferrari SF70H, motore

Giorgio Piola

Toto Wolff, azionista e Direttore Esecutivo Mercedes AMG F1 con Mansour Ojjeh, azionista McLaren
The McLaren team work on the car of Fernando Alonso, McLaren MCL32
Fernando Alonso, McLaren MCL32
Yusuke Hasegawa, Senior Managing Officer, Honda, Zak Brown, Executive Director, McLaren Technology G
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32
Eric Boullier, Racing Director, McLaren
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32
Yusuke Hasegawa, Capo Honda Motorsport
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32

La spy story del 2007 ha scavato un solco molto profondo che tiene lontana la Ferrari dalla McLaren. Stiamo parlando dei due top team più vincenti nella storia della Formula 1 che difficilmente potranno mai condividere dei progetti.

Che Shaikh Mohammed bin Essa Al Khalifa, sceicco del Bahrain che controlla il fondo sovrano Mumtalakat Holding Company, e Mansour Ojjeh, capo del Gruppo TAG, non vogliano più sentire parlare del motore Honda non è più una notizia. Ma che i due azionisti di riferimento della squadra di Woking si siano rivolti a Sergio Marchionne per avere la fornitura della power unit del Cavallino nel 2018 ce ne passa! Tanto più che stiamo parlando di due marchi in concorrenza non solo in pista, ma anche nella vendita delle Supercar.

Dopo l’espulsione di Ron Dennis dal board della McLaren, il manager britannico che è stato liquidato con una buona uscita di 275 milioni di sterline dopo 37 anni trascorsi al comando della scuderia, sono cambiate le priorità del Gruppo McLaren, perché la squadra non si potrà più permettere un altro anno da vivere in fondo alla classifica del mondiale Costruttori.

La McLaren ha bisogno di una power unit adeguata al suo rango, dopo che la Honda ha deluso tutte le aspettative in tre anni di partnership esclusiva. La Gazzetta dello Sport è uscita oggi con un pezzo nel quale l’autorevole Pino Allievi lancia la suggestione che i vertici di Woking si sarebbero rivolti alla Ferrari, dopo aver percepito le incertezze della Mercedes a voler tornare ad equipaggiare le monoposto di Woking. Voci, pour parler che difficilmente troveranno sbocco nella realtà.

Toto Wolff, infatti, non vuole fare la figura di chi vuole “espellere” dal Circus uno dei Grandi Costruttori: il direttore di Mercedes Motorsport ha sempre detto che si siederà al tavolo delle trattative se e solo se la McLaren non avrà più alcun vincolo contrattuale con i giapponesi.

L’atteggiamento del manager austriaco è coerente, ma è indubbio che sia proprio la power unit della Stella quella indiziata di spingere la McLaren del prossimo anno, anche se a Zak Brown piace poco l’idea di doversi accontentare di una fornitura clienti in linea con quella che Brixworth assicura a Williams e Force India.

In realtà la squadra di Grove sarebbe quella candidata a proseguire l’avventura in F.1 della Honda ufficiale (visto che la Sauber avrà la fornitura clienti dei giapponesi) e alla McLaren potrebbe essere garantita la disponibilità che oggi è assicurata al team di Sir Frank.

E anche il “sogno” Ferrari non porterebbe certo alla disponibilità di unità pari a quelle della Scuderia: la Haas al Red Bull Ring ha dovuto fare ricorso alla terza power unit della stagione, ma Romain Grosjean e Kevin Magnussen non hanno beneficiato del nuovo propulsore termico che la squadra del Cavallino monterà sulle SF70H al GP di Gran Bretagna nel weekend.

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