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Intervista

Massa ricorda Frank Williams: "Mi fece sentire ancora importante"

Felipe Massa, pilota Williams per 4 stagioni, ricorda ai microfoni di Motorsport.com quando Sir Frank lo convinse a correre per il suo team dopo gli ultimi anni difficili passati in Ferrari.

Felipe Massa, Williams F1, festeggia la pole con Sir Frank Williams, Team Principal Williams F1

Felipe Massa, Williams F1, festeggia la pole con Sir Frank Williams, Team Principal Williams F1

Glenn Dunbar / Motorsport Images

Addio Frank Williams

Il mondo della F1 e del motorsport piange la scomparsa di Frank Williams: ecco i ricordi di colleghi, amici e rivali con i quali si è confrontato sulle piste di tutto il pianeta.

Per Felipe Massa l’incontro con Frank Williams, avvenuto a metà ottobre del 2013, è stato una porta che lo ha condotto in una nuova parte della carriera, un ricordo emerso immediatamente quando abbiamo chiesto a Felipe un ricordo di Sir Frank. Massa era alla fine del suo lungo percorso in Ferrari, e non sapeva cosa gli avrebbe riservato il futuro dopo l’avventura in ‘rosso’.

Durante il Gran Premio del Giappone fu avvicinato da Claire Williams, che lo informò della volontà da parte del padre Frank di incontrarlo di persona. Tutto avvenne rapidamente, e al termine del weekend di gara Felipe volò a Londra, dove ad attenderlo all’aeroporto di Heathrow c’erano Sir Frank ed il suo avvocato.

“Mi ricordo bene quell’incontro all’indomani del Gran Premio del Giappone – racconta Massa - Frank mi voleva conoscere personalmente, ci eravamo salutati per anni nel paddock ma non c’era mai stata un’occasione per parlare con tranquillità. Andò subito al punto, e ricordo una frase che mi disse: ‘Abbiamo bisogno di te’. La squadra era in un momento difficile (nel 2013 la Williams chiuse la stagione al terz’ultimo posto nella classifica costruttori con soli 5 punti) ed anche io non ero in un momento semplice della mia carriera, ma quelle parole dette in quel momento mi gratificarono molto, mi fece sentire importante, avvertì molto rispetto in quella frase”.

“L’accordo è stato velocissimo – ricorda Felipe – subito dopo l’uscita dal team di Maldonado fu annunciato il mio ingresso, firmai un contratto triennale anche se poi sono rimasto in squadra per quattro stagioni. Non sapevo cosa aspettarmi, il team proveniva da una stagione difficile, ma eravamo alla viglia di un grande cambiamento tecnico (l’inizio dell’era power unit) e nelle prime prove capii che le cose sarebbero andate meglio".

 

"Non fu solo una questione tecnica, ricordo bene che avvertii il supporto di tutto il gruppo, sentivo che mi volevano bene, che ero stimato, era la squadra di Frank e si sentiva la sua linea guida anche quando non c’era. Iniziò così un bel periodo, per due anni consecutivi abbiamo concluso la stagione al terzo posto nella classifica Costruttori, e al quinto nel biennio successivo. Ogni volta che mi recavo alla sede della squadra passavo sempre nell’ufficio di Frank, bevevamo sempre un caffè facendo un po' il punto della situazione. Era interessato a tutto, ascoltava ogni osservazione, e mi trasmetteva sempre una sensazione di fiducia che mi faceva davvero piacere, c’è sempre stato un rapporto molto bello”.

“Le cose sono andate indubbiamente meglio del previsto – ha concluso Felipe –le quattro stagioni che ho trascorso in Williams sono state un momento felice della mia carriera in Formula 1, con tante belle giornate e bei momenti. Tra tutti credo che il più intenso sia stato quello vissuto ad Abu Dhabi nel 2014, era l’ultima gara stagionale che conclusi in seconda posizione davanti a Valtteri. Quel giorno abbiamo confermato il terzo posto nel Mondiale Costruttori, e nonostante Frank avesse visto tantissimo nel corso della sua carriera, sapevo cosa voleva dire per lui quel ritorno al vertice dopo aver attraversato un periodo molto difficile. Non c’è stato bisogno di parole particolari, è bastato uno sguardo ed un abbraccio”.

 

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