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Massa: "Ho dato l'addio alla F.1, ma non è la fine dalla mia carriera"

Il pilota brasiliano commenta la fine della sua avventura da pilota di Formula 1: a Yas Marina è andato sul rettilineo d'arrivo per salutare il pubblico con dei burnout, contravvenendo alle regole. Ora si riposerà, ma poi tornerà in pista...

Felipe Massa, Williams, saluta la folla

Felipe Massa, Williams, saluta la folla

Glenn Dunbar / Motorsport Images

Felipe Massa, Williams FW40
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1, Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 e Felipe Massa, Williams festeggiano nel parco chiuso
Felipe Massa, Williams, Fernando Alonso, McLaren, nella drivers parade
Felipe Massa, Williams
Felipe Massa, Williams, Paul di Resta, pilota di riserva, Williams F1, Lance Stroll, Williams
Felipe Massa, Williams FW40
Felipe Massa, Williams e Fernando Alonso, McLaren
Felipe Massa, Williams FW40
Rob Smedley, Responsabile delle Performance del Veicolo, Williams, abbraccia Felipe Massa, Williams, prima dell'ultima gara della sua carriera in F1
Jean Todt, Presidente FIA, Felipe Massa, Williams

Dopo la bandiera a scacchi di Abu Dhabi ho deciso di regalarmi l’ultimo saluto, a dire il vero… non previsto dalle regole FIA, ma dopo quindici stagioni mi avranno perdonato.

Così dopo il giro d’onore sono andato con la mia monoposto sotto la tribuna centrale insieme alle due Mercedes per salutare il pubblico presente con dei burnout. Mi ha fatto piacere ricevere i saluti di Bottas e Hamilton, ma soprattutto avere l’occasione per dire grazie a chi mi ha accompagnato in questo lungo cammino.

Mi sento una persona molto fortunata, ho realizzato i miei sogni completando una carriera che mi ha permesso di concretizzare i desideri che avevo da bambino. E quando vivi una storia così bella, devi ringraziare coloro che ti hanno aiutato a costruire questo percorso, ad iniziare dalla famiglia, che non mi ha mai fatto mancare tutto il supporto possibile soprattutto nei momenti meno facili.

Ci tenevo a salutare la Formula 1 da… pilota di Formula 1, e credo che le ultime gare lo abbiano dimostrato. Sono stato molto contento di quanto sono riuscito ad ottenere sia in Brasile che ad Abu Dhabi, e non credo sarebbe stato possibile portare a casa nulla di più.

Credo sia importante concludere un percorso così lungo in modo sereno, e credo che fino agli ultimi metri della mia carriera in Formula 1 di essere riuscito a essere un professionista in grado di dare un buon contributo alla propria squadra.

Anche a Yas Marina abbiamo iniziato il weekend con il giusto passo, e ho iniziato le qualifiche sperando di poter puntare alla Q3. C’è voluto però un giro ‘super’, ed è arrivato. Credo che siamo riusciti a precedere altre monoposto che hanno poi confermato di avere un passo migliore, e questo mi ha fatto particolarmente piacere.

Prima del via della gara ho pensato che la partenza sarebbe stata cruciale per puntare alla zona punti, viste le difficoltà di sorpasso che non sono mai poche sul circuito di Yas Marina. Allo spegnersi del semaforo sono riuscito a precedere la McLaren di Alonso, e a due settimane di distanza dal lungo duello di Interlagos, mi sono ritrovato ancora ruota a ruota con Fernando.

Ho controllato la situazione fino al pit-stop senza particolari problemi. Dopo il suo cambio di pneumatici ho spinto molto per cercare di ostacolare il tentativo di undercut, ma dopo il mio pit sono tornato in pista praticamente appaiato alla sua monoposto.

Purtroppo in quel momento la carica della parte ibrida della mia power unit non era ideale, e Fernando è riuscito a passarmi di slancio. Non c’era nulla che potessi fare diversamente, ma l’obiettivo della zona punti non è sfuggito, grazie alla decima posizione finale.

Dopo aver salutato moltissimi amici nella domenica sera di Yas Marina, ora mi prenderò un periodo di riposo. Tante persone mi hanno chiesto quali saranno i miei piani futuri, ma è ancora presto per dare una risposta precisa.

Ho diverse opportunità, e deciderò con calma. L’unica certezza è che mi vedrete molto probabilmente ancora nel motorsport, ovvero nel mondo che sognavo da bambino e nel quale ho avuto la fortuna di poter vivere fino ad oggi.

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