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Masi spiega l'ingresso della Safety Car dopo il ritiro di Norris

Michael Masi, direttore di gara della F1, ha spiegato la decisione di introdurre la Safety Car in pista dopo lo stop di Lando Norris avvenuto nel corso del Gran Premio dell'Eifel.

La Safety Car Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11 e Max Verstappen, Red Bull Racing RB16

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Lando Norris si è dovuto ritirare nel corso del Gran Premio dell'Eifel svolto ieri al Nurburgring a causa di un guasto al motore nell'ultima parte di gara, parcheggiando la sua McLaren all'esterno della Curva 6.

Sebbene la monoposto del pilota britannico fosse vicina a una delle postazioni del commissari di percorso e a un varco per far uscire le monoposto, la Direzione Gara ha optato per far entrare in pista la Safety Car al giro 45, distruggendo così il vantaggio accumulato da Lewis Hamilton nei confronti del primo dei suoi rivali per la vittoria finale.

Con il ritiro di George Russell, la Direzione Gara avevano scelto di introdurre la Virtual Safety Car. Ecco perché Michael Masi ha spiegato per quale motivo sia stata presa una decisione differente per il ritiro di Norris.

"Dalla macchina di Norris usciva fumo e fuoco, dunque questo è stato uno dei motivi. L'altro è legato al punto dell'uscita. Non eravamo certi che la McLaren sarebbe passata nel varco che si trovava a pochi metri dal punto del ritiro. Pensavamo fosse troppo stretto per farla passare".

"Abbiamo così dovuto prendere una decisione e abbiamo propeso per introdurre la Safety Car. E' stata una scelta dettata dal voler avere sicurezza in pista, in quella circostanza".

La Safety Car, poi, è rimasta in pista per 5 giri. In quel frangente, molti piloti si sono lamentati proprio per la durata della presenza in pista della vettura di Sicurezza come Max Verstappen. Per questo Masi ha spiegato:

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"L'unica ragione per cui la Safety Car sia rimasta in pista così a lungo, è che tutte le vetture doppiate avevano l'opportunità di sdoppiarsi. A pieni giri, in quel momento c'erano solo 6 monoposto. Per cui 10 o 11 monoposto hanno avuto l'opportunità di sdoppiarsi e per questo la Safety Car è rimasta in pista più a lungo di quanto normalmente ci si potesse attendere".

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