Masi spiega il perché del trattore in pista ad inizio Q2
Il direttore di gara, Michael Masi, ha spiegato perché sia stato dato il via libera alle monoposto di scendere in pista quando un trattore era ancora presente in curva 8 per rimuovere la vettura di Latifi ferma in ghiaia.

Nel corso delle qualifiche andate in scena nella giornata di ieri all’Istanbul Park c’è stata una scena che ha lasciato sgomenti piloti e telespettatori.
Quando i protagonisti della Formula 1 sono tornati in pista per disputare il Q2 hanno trovato nella via di fuga di curva 8 un trattore che stava recuperando la Williams di Latifi finita in ghiaia nei minuti conclusivi del Q1.
Nonostante la segnalazione con doppia bandiera gialla lo sconcerto è stato generale tant’è che lo stesso Kimi Raikkonen ha chiesto via radio al proprio muretto per quale motivo fosse stato dato il semaforo verde in pit lane quando ancora i commissari erano impegnati nelle operazioni di rimozione.
I piloti, infatti, si sono trovati tutti nel giro di uscita dai box ed erano impegnati ad aumentare progressivamente la velocità per mandare in temperatura le gomme da bagnato. Considerando la scarsissima aderenza offerta dal circuito turco e la triste esperienza di quanto accaduto a Suzuka nel 2014, la scelta della direzione gara è parsa a dir poco controversa.
E’ stato lo stesso Michael Masi, al termine della sessione, a spiegare cosa non abbia funzionato ieri.
“Abbiamo dato il via libera alle vetture di uscire dalla pit lane nel momento in cui il veicolo di recupero si dirigeva verso la via di fuga. In seguito alle informazioni forniteci dai commissari, questo non si sarebbe più trovato all’esterno di curva 8 nel momento in cui sarebbero arrivate le monoposto”.
“Tuttavia, nel momento in cui è apparso chiaro che le operazioni di recupero si sarebbero prolungate abbiamo deciso di estendere l’area delle doppie bandiere gialle anche in ingresso di curva 7 così da far rallentare ulteriormente i piloti impegnati nel loro giro d’uscita”.
“Chiaramente è stata una scena che non avremmo voluto vedere, e con il senno di poi avremmo tenuto le monoposto ferme in pit lane fino a quando le operazioni di recupero non fossero state completate. Per il futuro rivedremo le nostre procedure per ridurre al minimo il verificarsi di episodi simili”.
Informazioni aggiuntive di Adam Cooper
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