Masi risponde a Hamilton: "Giudicato come gli altri 19 piloti"
Il direttore di gara Michael Masi ha difeso il sistema sanzionatorio della Formula 1, dopo che Lewis Hamilton ha suggerito che i commissari stiano "cercando di fermarlo" con le penalità.

Hamilton ha ricevuto due penalità di cinque secondi nel Gran Premio di Russia per aver fatto due prove di partenza in un'area non consentita durante il pre-griglia. Dopo aver pagato queste penalità, è quindi arretrato al terzo posto, alle spalle della Mercedes gemella di Valtteri Bottas ed alla Red Bull di Max Verstappen.
La sanzione originariamente contemplava anche due punti di penalità sulla licenza, che lo avrebbero portato a 10 nell'arco di un periodo di 12 mesi, quindi vulnerabile ad una squalifica se ne avesse collezionati altri due nelle prossime quattro gare.
Tuttavia, i punti di penalità sono stati successivamente annullati e sostituiti con una multa di 25.000 euro per la Mercedes, quindi Lewis è tornato ad un totale di 8 nel periodo di 12 mesi (si conteggia dalla prima penalità).
Due gare fa, al Gran Premio d'Italia, Hamilton aveva ricevuto uno stop & go di 10 secondi per essere rientrato ai box quando la pitlane era chiusa.
Dunque, quando gli è stato chiesto se riteneva che la penalità di Sochi fosse eccessiva, ha detto: "Certo che lo è. Ma c'era da aspettarselo. Stanno cercando di fermarmi, vero?".
"Ma va tutto bene. Devo solo continuare a lavorare a testa bassa e rimanere concentrato. Poi vedremo cosa succederà".
Quando gli sono stati riferiti i commenti di Hamilton, Masi ha detto che è sempre disponibile se qualche pilota vuole discutere di qualcosa.
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"Dal mio punto di vista è molto semplice" ha detto Masi. "Se Lewis ha qualche obiezione da sollevare, come ho già detto a lui e a tutti gli altri piloti, la mia porta è sempre aperte, e sono più che felice di discutere di qualsiasi cosa".
"Ma penso che, dal punto di vista della FIA, noi siamo lì in qualità di regolatore sportivo. Abbiamo i Commissari Sportivi come giudice indipendente per giudicarli. Dunque, se c'è stata un'infrazione, non importa se è stato Lewis Hamilton o uno degli altri 19 piloti a commetterla. Se si è verificata una violazione del regolamento, viene considerata tale".
"E anche oltre a questo, direi, la guidicheranno in modo equo date le circostanze, tenendo conto di tutti gli elementi chiave".
Mentre Hamilton ha suggerito che le recenti penalità sono arrivate su spinta della FIA, Ross Brawn pensa che siano state solo il frutto di situazioni sfortunate.
"Lewis ha avuto un po' di sfortuna nelle ultime gare, con le penalità a Monza e a Sochi" ha detto nella sua rubrica sulla F1.
"Personalmente, mi leccherei le ferite e penserei a come evitare il ripetersi di incidenti simili in futuro".
"Questo è quello che so che succederà nella squadra. Conosco molte persone, che erano già lì quando c'ero anche io, e riconosceranno di aver commesso qualche errore".
"La sfortuna e gli errori accadono, è il modo in cui si risponde che conta. E' facile pensare che il mondo sia contro di te, ma c'è quasi sempre qualcosa che avresti potuto fare diversamente e da cui si può imparare".
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Riguardo questo articolo
Serie | Formula 1 |
Evento | GP di Russia |
Piloti | Lewis Hamilton |
Autore | Adam Cooper |
Masi risponde a Hamilton: "Giudicato come gli altri 19 piloti"
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