Masi: "Bottas-Ricciardo? Decidono i commissari. Io non posso"
Michael Masi, direttore di gara di F1, ha spiegato come sia stato valutato il contatto al via del GP del Messico che ha avuto come protagonisti Daniel Ricciardo e Valtteri Bottas.
Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images
Uno degli episodi che ha fatto più discutere riguardo il Gran Premio del Messico, andato in scena lo scorso fine settimana all'Hermanos Rodriguez di Città del Messico, è sicuramente quello legato al contatto alla prima curva che ha avuto come protagonisti Valtteri Bottas e Daniel Ricciardo.
Il finnico della Mercedes, partito dalla pole position, ha cercato di difendere la prima posizione - in maniera difficilmente comprensibile - dal compagno di squadra Lewis Hamilton, spalancando la traiettoria esterna, quella più gommata, a Max Verstappen. Da lì è nato il momento chiave della gara che ha consentito all'olandese di portare a casa la nona vittoria della stagione.
Pochi istanti dopo, però, Bottas ha affrontato la prima curva in terza posizione, quando, da dietro, è arrivato Daniel Ricciardo che lo ha speronato, mandandolo in testacoda. Il pilota della McLaren, dopo una buona partenza, si è trovato dalla parte sporca del rettilineo, quella a destra. A quel punto, frenando, non aveva lo stesso grip dei piloti che invece hanno scelto il lato giusto per affrontare a prima curva, finendo per centrare la ruota posteriore destra della Mercedes W12 numero 77.
Michael Masi, direttore di gara della F1, ha portato all'attenzione dei commissari quanto accaduto tra il finlandese e l'australiano, ma Ricciardo non solo non ha ricevuto sanzioni, ma non è stato nemmeno messo sotto investigazione.
Al termine del gran premio, Masi ha spiegato l'accaduto e ha spiegato come si sia svolto il processo di valutazione del contatto tra Bottas e Ricciardo che, di fatto, ha rovinato la gara di entrambi.
"Non ho guardato l'incidente tra Ricciardo e Bottas perché ero concentrato sull'avvio della gara. Ma ho chiesto ai commissari di gara di dare uno sguardo veloce all'accaduto e loro hanno deciso che non fosse necessario investigare sull'accaduto. Non ho avuto l'opportunità di parlare con loro del perché non siano stati presi provvedimenti e di analizzare nel dettaglio la vicenda".
"I commissari hanno solo dato un'occhiata veloce per vedere se valesse la pena indagare o meno e la loro opinione è stata quella che non ci fosse bisogno di indagare. Io non posso costringerli a fare nulla. Posso chiedere loro di dare un'occhiata, cosa che hanno fatto ed è quello che faccio la maggior parte delle volte. Io non posso istruirli".
Al Gran Premio di Turchia abbiamo assistito a un contatto nel primo giro tra Fernando Alonso e Mick Schumacher. Questo ha avuto valutazioni differenti rispetto a quanto visto ieri. Secondo Masi, però, tutto ciò è normale perché le condizioni dei due episodi sono state differenti.
"Non credo sia una mancanza di coerenza dei commissari, perché bisogna trattare ogni cosa nel suo merito. Bisogna guardare ogni incidente e vedere come va. per cominciare, nel contatto tra Alonso e Schumacher è avvenuto su pista bagnata, questa era asciutta e la configurazione delle curve era differente. Ci sono un sacco di differenze. Però, come ho detto, non ho guardato l'incidente nel dettaglio. Ho dato solo un'occhiata sommaria, e questo e tutto".
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.
Top Comments